Trenta per cento. No, solo dieci. Si discute di Tari (Tassa sui rifiuti), a Francavilla, e a farlo sono su facebook l’attuale consigliere comunale in quota Partito democratico Raffaele Pappadà e l’ex assessore al Bilancio e patrimonio in quota Forza Italia Romeo Lippolis.
Il primo ha pubblicato una proiezione per dimostrare che la Tari è stata aumentata “appena” del dieci per cento, mentre il secondo è intervenuto principalmente per difendere l’operato della precedente amministrazione, pur comprendendo le ragioni di quella in carica: «L’avrei fatto anch’io», ha scritto, tra le altre cose.
Ha scritto Pappadà (in relazione all’immagine a lato):
«Pubblico questa proiezione di calcolo della Tari per smentire l’aumento del 30%. L’aumento è del 10% come detto sia in commissione Bilancio che in consiglio comunale.
Vorrei far notare a qualche ex amministratore che le tariffe in questione ed il relativo regolamento sono stati approvati dal commissario ma non è questo il punto.
In commissione Bilancio stiamo approntando il nuovo regolamento che prevederà l’applicazione dell’Isee.
Il tutto per venire incontro alle famiglie meno abbienti e stiamo cercando anche di vedere di trovare soluzioni per quelle famiglie con reddito zero per poter vedere la fattibilità di esenzione totale».
Ha replicato Lippolis:
«In questo ultimo mese ho fatto un enorme sforzo nel rimanere in silenzio in risposta alle critiche per il lavoro svolto dal settore finanziario negli anni in cui il sottoscritto ha ricoperto il ruolo di assessore al bilancio. Bene, dopo aver letto il comunicato dell’amico consigliere comunale Raffaele Pappadà, sento il dovere di intervenire per chiarire alcuni passaggi. Entrando nel merito della questione Tari, imposta che differisce sicuramente nel contenuto della norma da quanto previsto per la Tarsu prima e per la Tares dopo, anche il sottoscritto, se avesse continuato a reggere il ruolo assessorile, sarebbe stato costretto, considerati i tagli di trasferimenti statali, che voglio ricordare essere stati di circa 3.700.000 circa negli ultimi 4 anni per il comune di Francavilla Fontana, ad applicare aumenti di tariffe per la Tarri. Per chi mi conosce sa che non parlo mai per partito preso, ma cerco di essere sempre quanto più realista possibile nell’esternare i miei pensieri. Quindi, nello stesso modo voglio ricordare sempre all’amico Pappadà che tra le eredità ricevute non bisogna dimenticare che il sottoscritto, a memoria, credo che sia stato l’unico assessore dell’ultimo ventennio ad aver previsto una riduzione della TARSU del 15% in sede di previsione 2012. Riduzione arricchita da altre agevolazioni così come riportate in una mia nota del settembre 2012 che qui di seguito riporto:
14 settembre 2012
Assessorato Bilancio e Patrimonio: RIDUZIONE TARSU 2012.
L’ufficio tributi ha già dato dimostrazione negli esercizi passati di elevata operosità determinando sostanziali recuperi di imposte che hanno consentito in questo esercizio, unitamente alla riduzione del canone di servizio di igiene urbana per effetto del nuovo riparto del canone complessivo deliberato dal Consorzio BR/2 tra i comuni consorziati, anche la riduzione della TARSU nella percentuale del 15%. A questo vanno aggiunte le seguenti ulteriori riduzioni alla tariffa unitaria:
a) del 30% per le abitazioni con unico occupante. Ai fini del riconoscimento di tale riduzione, per unico occupante si intende il soggetto il cui stato civile risulti stato libero (ossia celibe/nubile, vedovo/vedova) ovvero che risulti separato in virtù di sentenza giudiziale, fermo restando che in ogni caso nell’abitazione di riferimento non debbano risiedere di fatto e/o dimorare abitualmente altri soggetti;
b) del 30% per le abitazioni occupate da nucleo familiare, pur composto da più soggetti, in cui sia presente uno o più soggetti con invalidità al 100% con codice 5, 6 e 9 del verbale di invalidità purché non ricoverati in istituti, case di riposo, reparti di lungo – degenza. L’agevolazione è altresì sottoposta alla condizione che il nucleo familiare sia proprietario nel complesso di una sola abitazione e relative pertinenze e viene esclusa nel caso in cui nel verbale di invalidità siano riportati codici diversi da quelli testé indicati;
c) del 30% per le abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale (ulteriore abitazione a disposizione ovvero soggetto residente in altro Comune).
L’invito che rivolgo ai cittadini rientranti nella categoria degli aventi diritto alle riduzioni, come su elencate, di recarsi presso l’ufficio tributi per regolarizzare il tutto mediante presentazione di apposita istanza già predisposta dall’ufficio stesso».