
«Se non c’è fronte comune, tutti a casa: intanto, entro venerdì facciamo una verifica di maggioranza e, nel caso, sabato mi dimetto prima delle elezioni provinciali». Questo il senso delle dichiarazioni che il sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, ha rilasciato sul profilo facebook de “Il Democratico” (organo del Pd di Francavilla) soprattutto ad alcuni suoi alleati: Rifondazione comunista e Noi ci siamo, che da giorni si scambiano reciproci insulti e accuse. Oggetto del contendere: il patto stretto con il Nuovo centrodestra dallo stesso Bruno nell’ottica della sua candidatura – praticamente certa l’elezione – alla presidenza della Provincia di Brindisi. Dopo l’ufficializzazione dell’accordo, inoltre, Bruno ha designato quale componente dell’assemblea generale del consorzio Asi di Brindisi il consigliere comunale di Ncd a Francavilla Fontana Luigi Galiano.
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Una scelta che non è piaciuta né a destra – numerosi gli interventi da parte dell’opposizione – né, evidentemente, a manca, considerate le prese di posizione di Sinistra ecologia e libertà prima, con il segretario Domenico Magliola e dal Prc poi, con il segretario Arcangelo Roma. Solo Noi ci siamo, sottolineando come un accordo organico con Ncd a Francavilla non ci sia, ha difeso quest’ultima scelta del primo cittadino, puntando poi il dito contro gli alleati rifondaroli.

Come spesso ormai accade, il dibattito si è acceso su fb, dove esponenti di entrambe le forze politiche in maggioranza (Prc ha un consigliere, Emanuele Modugno, e un assessore, Stefano Voccoli; Ncs un consigliere, Antonio Camarda) se ne sono dette di tutti i colori. Questo, fin quando non è intervenuto lo stesso Bruno con queste testuali parole:
Commento 1: «Se non c’è fronte comune, non ci sono più i presupposti per azioni comuni ed allora è meglio andare TUTTI a casa. Invito tutti i partiti e i movimenti della coalizione a riflettere perchè la mancanza di serenitá e la mancanza di rispetto reciproco portano ad una scelta naturale appurato il clima di ostilità venutasi a creare. Le mie dimissioni per rispetto istituzionale vorrei darle prima delle consultazioni provinciali del 12 ottobre.
Invito i consiglieri comunali e i segretari a convocare un incontro entro venerdì».
Commento 2: «Forse non sono stato chiaro, entro venerdì riunione di maggioranza e se non ci sono le condizioni di unità di le dimissioni da sindaco sabato mattina».
Commento 3: «Io rappresento la coalizione… Dovete spiegare tutti da SEL a Movimento civico “Noi Ci Siamo” se vi riconoscete nel lavoro svolto da questa amministrazione… Altrimenti tutti a casa».
Sono seguiti altri botta e risposta – con sospetti di “suggeritori” occulti da una parte e dall’altra e addirittura di interessi economici (tirate in ballo finanche le discariche) – ma a quanto pare la verifica in settimana si farà, dopodiché: o Bruno rafforzerà la sua posizione oppure rassegnerà le dimissioni nell’attesa di un chiarimento tra i partiti che lo sostengono. Da ricordare che in quest’ultimo caso avrebbe poi comunque 20 giorni a disposizione per tornare sui propri passi.
El. Zanz.