Nel corso della conferenza stampa sulla questione segretario generale (dispensato dal servizio a partire da oggi 3 ottobre 2014), di cui si darà conto in seguito, il sindaco di Oria Cosimo Pomarico ha parlato anche dell’attuale situazione politico-amministrativa in cui versa la città, dopo che nel Consiglio dello scorso 29 settembre la maggioranza non è riuscita di fatto ad approvare il bilancio di previsione non avendo raggiunto il 50 per cento più uno dei consensi (quota nove consiglieri) richiesta dallo Statuto del Comune. Di quanto accaduto è stata data informazione al prefetto di Brindisi, che è stato rassicurato circa un’imminente nuova convocazione delle assise per sanare un situazione al limite del kafkiano.
L’assemblea civica si riunirà nuovamente il 13 ottobre, forse non a caso all’indomani delle elezioni provinciali. A questo proposito, il primo cittadino, rispondendo a una specifica domanda che gli è stata posta al termine dell’incontro di ieri durante il quale aveva riferito di progetti futuri, ha dichiarato: «Non so se il 13 ottobre avremo i numeri per far passare il bilancio, in caso contrario dal 14 ce ne torneremo tranquillamente a casa: certo è che se qualcuno costringerà i cittadini a rinunciare a importanti servizi e la città a perdere importanti finanziamenti e progetti, se ne dovrà assumere tutte le responsabilità».
Tempo fa, Pomarico aveva avanzato l’ipotesi di sue dimissioni anticipate a dicembre (il suo mandato scadrebbe nel 2016), e in tal senso ieri ha specificato: «Quel termine resta tuttora valido, ma a patto che l’opposizione si prodighi con senso di responsabilità a votare il bilancio assieme a noi, altrimenti le strade sono due: raggiungiamo la maggioranza qualificata e andiamo avanti o torniamo tutti a casa già il 14. Se il bilancio ce lo votiamo da soli, non mi riterrò vincolato ad alcun impegno e quindi potrei in teoria andare avanti anche fino al 2016».
Circa un eventuale rimpasto in giunta, poi, il sindaco ha detto: «Nell’interesse esclusivo della città e per portare a termine serenamente i progetti di crescita della stessa siamo aperti a qualsiasi ipotesi, anche a un riassestamento della giunta».
Tra le priorità dell’amministrazione ci sarebbero, a dire dello stesso primo cittadino, l’apertura del mattatoio comunale, le riqualificazioni di piazza Lorch e di Montalbano, la messa in sicurezza degli istituti scolastici, la consegna dell’ospedale Martini, lo sblocco delle aree catastali C11 e C17 con il conseguente rilancio dell’attività edilizia e il soddisfacimento dell’esigenza abitativa, l’assunzione di nuovi vigili urbani, la garanzia di servizi essenziali ai cittadini, il rilancio del centro storico.
Tutta una serie di cose che finora si sarebbero arenate anche a causa dell’ostruzionismo – è questa la tesi di Pomarico e dei suoi – del segretario generale Antonio Missere, raggiunto tra ieri e ieri l’altro dai provvedimenti di Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e Ages (Agenzia dei segretari generali) che hanno per il momento interrotto il suo rapporto di lavoro con il Comune di Oria.
Eliseo Zanzarelli