Due nuovi siti di trasformazione dei rifiuti – uno per l’umido, l’altro per la produzione di Cdr – potrebbero presto sorgere a Francavilla Fontana. A denunciarlo è il direttivo cittadino di Rifondazione comunista, che con una nota diffusa in mattinata rivela come l’iter per i lavori di messa in opera dei siti in questione sia già stato avviato. La faccenda dei rifiuti, ricordano i dirigenti del partito, non è di certo competenza comunale, ma l’indirizzo politico sì. E quello della coalizione guidata da Maurizio Bruno, sottolinea Rifondazione, escludeva ed esclude la realizzazione di nuovi impianti di stoccaggio e trasformazione dei rifiuti in città. Di seguito riportiamo integralmente il comunicato del partito rappresentato in Consiglio da Emanuele Modugno, con la quale – in sostanza – Rifondazione rammenta, semmai ce ne fosse necessità, gl’impegni presi in campagna elettorale. Così, giusto una rinfrescata.
“Nella giornata di ieri si è riunita la Commissione Ambiente del P.R.C. per discutere in merito alle emergenze ambientali del territorio francavillese. Si è posta particolare attenzione sull’iter già avviato per la messa in opera, a Francavilla Fontana, di due nuovi siti di trasformazione dei rifiuti (uno per l’umido, l’altro per la produzione del CDR dalla trasformazione dell’indifferenziata). Posto che sono Regione e Provincia, ciascuna per le proprie competenze, gli enti preposti a dare il placet per la realizzazione prima e controllare poi tutti gli impianti di stoccaggio e/o trasformazione dei rifiuti, è utile porre l’accento sull’indirizzo politico che il Consiglio Comunale vorrà dare a tali questioni. Soprattutto in considerazione del fatto che la posizione più volte espressa da Rifondazione Comunista (P.R.C.), di netta contrarietà ad ogni nuovo impianto su un territorio già ampiamente “sfruttato” come quello francavillese, è stata condivisa da tutti i partiti e i movimenti della coalizione di centrosinistra in fase di stesura del programma elettorale presentato ai cittadini francavillesi, programma che non può non considerarsi un patto ineludibile tra la cittadinanza e l’attuale amministrazione comunale e che rappresenta una netta inversione di tendenza rispetto alle scelte operate dalle passate amministrazioni di centrodestra.
Oggi, parlare di rifiuti a Francavilla Fontana significa dare la massima priorità e mettere all’ordine del giorno le operazioni di bonifica delle due discariche esauste, oltre che avviare le procedure volte al controllo delle emissioni in atmosfera prodotte dalle cave presenti sul territorio e dall’inceneritore sulla strada per Grottaglie. Si ritiene, inoltre, che un nuovo modo di fare politica, prerogativa della nuova amministrazione di centrosinistra, non possa prescindere da una sana valorizzazione del territorio puntando sulle innumerevoli risorse naturali e paesaggistiche di cui la nostra terra dispone.
Impedire che nel nostro Comune nascano nuovi impianti di stoccaggio e trasformazione dei rifiuti è un’esigenza vitale considerando che il territorio francavillese, in questo ambito, ha già dato troppo, senza ottenere alcun beneficio reale né in termini occupazionali, né, appare scontato dirlo, in termini di qualità della vita.
Con il consenso dato al Sindaco Bruno, portavoce in campagna elettorale di una rottura netta con le passate amministrazioni di centrodestra, la popolazione francavillese ci ha chiesto ad alta voce un netto cambio di rotta su modi, metodi e soluzioni da adottare in relazione a questioni fondamentali per la vita di ogni cittadino. Tra queste il tema del rispetto dell’ambiente e della qualità della vita devono avere un posto centrale per avviare un nuovo processo culturale volto a costruire un forte e sano legame tra cittadino e territorio.