Una nuova svolta nelle indagini sull’esplosione che ieri notte ha sventrato il negozio Pinco Pallino in via San Francesco, a Francavilla, ed è costata la vita al 28enne Antonio Rizzo: un conoscente della vittima sarebbe stato denunciato perché sospettato di aver aiutato il 27enne Saverio Candita a fuggire accompagnandolo prima da un’infermiera, che l’avrebbe medicato, e poi a casa.
Sembra poi che effettivamente lo scopo di quello che avrebbe dovuto essere un incendio e si è invece trasformato in una deflagrazione a mo’ di bomba fosse incassare i soldi dell’assicurazione poiché i carabinieri in forza alla compagnia di Francavilla hanno accertato che l’esercizio commerciale era effettivamente coperto da una polizza nel caso si sarebbero verificati eventi del genere. I due autori del piano, in concorso tra loro, sarebbero stati Rizzo – compagno della titolare Maria Fontana Giuliano – e Candita, anche se non è ancora chiaro chi abbia materialmente appiccato il fuoco.
Dopo la scintilla e il botto, Rizzo è stato investito dall’onda d’urto e ha perso la vita quando si trovava nel vano di collegamento tra l’attività al piano terra e il seminterrato, mentre Candita se l’è cavata con qualche ustione e si sarebbe poi diretto a casa di un comune conoscente suo e di Rizzo per chiedere aiuto: quest’ultimo non lo avrebbe accompagnato in ospedale, dove la notizia di un ustionato si sarebbe diffusa immediatamente giungendo agli investigatori, ma da un’infermiera professionale, che gli avrebbe applicato le medicazioni del caso (quel bendaggio che compare nella foto). Successivamente Candita sarebbe stato accompagnato a casa sua, dove poi i carabinieri l’hanno trovato e arrestato.
Si valuta ora la posizione della presunta soccorritrice di Candita, che a quanto pare sarebbe a lui molto prossima.