Oria, finisce l’esilio dell’Oratorio Sing: il sindaco dispone il ritorno a Montalbano

oratorio singSi riceve e pubblica:

È finito l’”esilio” dell’Oratorio S.I.N.G., il Sindaco firma l’ordinanza di spostamento. Dopo quattro lunghi anni di permanenza dell’organizzazione di volontariato “Oratorio S.I.N.G.” presso i locali del poliambulatorio, sito nell’estrema periferia oritana, il Sindaco Pomarico firma l’ordinanza di spostamento presso i locali di Montalbano, gli stessi locali che per oltre un decennio hanno ospitato le numerose attività sociali realizzate dal sodalizio. “Siamo contentissimi, soddisfatti, entusiasti – è il commento del Presidente dell’Oratorio Roberto Schifone, responsabile regionale del Movimento per l’Infanzia – per questo il ringraziamento delle famiglie dell’Oratorio, ed in particolar modo dei giovani diversamente abili, va al Sindaco Pomarico. L’oratorio torna in città, finalmente!”.

Alla base dell’ordinanza motivi di emergenza sanitaria, igiene e sicurezza pubblica, più volte, infatti, il presidente dell’Oratorio ha sollevato la problematica della presenza, all’ultimo piano dell’immobile, di innumerevoli colombi e topi, un vero e proprio cimitero. “Abbiamo speso molte risorse – continua Schifone – per igienizzare tutto il plesso, più volte l’anno, con una ditta esterna, abbiamo sistemato più volte le porte dell’ultimo piano per evitare ai volatili di accedere ai locali, tutto inutile”. Nell’ultima accorata lettera di richiesta di spostamento il Direttivo dell’Oratorio aveva assicurato che, permanendo questo stato di cose, le attività non sarebbero riprese e che le collaborazioni con molti enti pubblici, tra cui anche i Servizi Sociali del Ministero della Giustizia, sarebbero state interrotte a scapito di numerosi piccoli cittadini oritani.

“Lo spostamento dell’Oratorio S.I.N.G. – dichiara il Sindaco di Oria Cosimo Pomarico – è da sempre rientrato nei piani di questa amministrazione che lo ha voluto fortemente, eravamo e siamo convinti dell’importanza sociale delle attività realizzate da questa istituzione nella nostra città, l’emergenza sanitaria riscontrata e la sicurezza pubblica in caso di chiusura dell’oratorio, hanno fatto in modo che ciò avvenisse in tempi brevi”.

Il trasloco, già effettuato dai volontari dell’Oratorio, è stato reso possibile grazie all’azienda di Michele Manigrasso che, da ex oratoriano, ha messo a disposizione i mezzi per il trasloco. “La notizia dell’ordinanza mi è stata data direttamente dal Sindaco – conclude Schifone – ero ad Assisi con mia moglie e mia figlia, abbiamo lodato il Buon Dio ai piedi della tomba di San Francesco per questo storico risultato, una pagina della nostra storia che si chiude ed un nuovo capitolo tutto da scrivere, il regalo più bello giunto nel giubileo della nostra associazione. Ringrazio il Sindaco col quale, personalmente, mi sono interfacciato in questi anni, finalmente i ragazzi diversamente abili potranno partecipare nuovamente alle nostra attività, finalmente l’oratorio tornerà ad essere della città e di tutti. Voglio dedicare questo momento a mio padre, Pucci, che ha vissuto al mio fianco, intensamente, quei giorni di sofferenza, oggi dal cielo gioisce coi giovani che ha sempre amato da professore e da assessore”. Si attende, ora, di conoscere la data di inaugurazione dei nuovi locali ed il nome del padrino, giorni di duro lavoro attendono i volontari dell’oratorio che, come sempre, organizzeranno tutto nel dettaglio per accogliere i bambini, ragazzi e giovani di Oria.

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Con il ritorno dell’Oratorio S.I.N.G. in città si chiude una vicenda che aveva smosso il sociale italiano. Furono in tanti, nei giorni dello sfratto dell’Oratorio, a prendere posizione e schierarsi a difesa della storica associazione di volontariato oritana, dall’accorato appello al Sindaco di Oria da parte di Maria Falcone, sorella del Giudice Giovanni Falcone, all’ex ministro Antonio Guidi che definì “scandalosa” la collocazione al quarto piano inibendo ai diversamente abili l’accesso all’Oratorio, all’appello di Andrea Coffari, presidente nazionale del Movimento per l’infanzia, di Don Valerio Bocci presidente delle editrice elledici e di numerosi prelati e Vescovi.

Migliaia di email di protesta da tutta Italia giunsero al Comune di Oria, da associazioni, da movimenti e partiti politici di ogni colore, da gente comune che non fece mancare calore ed affetto. Di quei giorni resta il brutto ricordo e la grandissima solidarietà. Della vicenda se ne occupò proprio la Gazzetta del Mezzogiorno numerose volte, la notizie fu ripresa anche su testate nazionali.

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