Doveva essere un pranzo domenicale come tanti. In famiglia, con i nonni. E per un paio d’ore lo è anche stato. Poi il dramma, inspiegabile, fra quelle stesse mura pregne di ricordi e calore che ha scelto per i suoi ultimi momenti. A. V., 48 anni, meccanico di Ceglie Messapica, si è tolto la vita ieri pomeriggio a Francavilla Fontana, impiccandosi in casa dei nonni. Le ragioni del gesto sono sconosciute, non sembra abbia lasciato biglietti o altri messaggi. Ha pranzato con loro, un pezzo della sua famiglia: poche parole, il caffè, poi li ha lasciati seduti a tavola per allontanarsi un istante. Ma quell’istante è sembrato non finire mai. Lo hanno chiamato, senza mai ricevere risposta. E quando hanno tentato di aprire la porta della cucina per cercarlo, hanno scoperto di essere stati chiusi all’interno. Inutili le insistenze per farsi aprire. Il 48enne non rispondeva. Allarmati hanno chiesto aiuto, e quando sul posto sono giunti i vigili urbani del comando locale, per lui non c’era già più niente da fare. Per togliersi la vita ha usato i lacci delle sue scarpe. Inutili i tentativi di rianimarlo. Resta da capire il perché del gesto: forse da ricercare nell’ambito professionale, forse in quello privato.
