Francavilla cambia musica, storico accordo con il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa

E’ un’intesa dalla forte valenza storica per la cultura e l’arte quella siglata ieri tra il Comune di Francavilla Fontana e il Conservatorio musicale di Stato “Nino Rota” di Monopoli. Un accordo che permette alla scuola musicale comunale “Città di Francavilla Fontana” di elevarsi a un rango ben più elevato dell’attuale, grazie soprattutto all’istituzione di corsi preaccademici. Il protocollo siglato, tra gli altri punti, prevede l’adozione da parte della scuola musicale comunale dei programmi di studio e delle prove d’esame definite dal Conservatorio di Monopoli: insomma, una vera e propria succursale del “Nino Rota” che permetterà di certificare – senza più costringere gli aspiranti musicisti francavillesi di macinare chilometri e chilometri – di certificare le competenze acquisite. E sarà la stessa scuola a curare la preparazione musicale dei suoi allievi attraverso personale docente qualificato scelto da apposite graduatorie e retribuito dall’amministrazione comunale. Tanti i progetti già in cantiere: concerti, master, conferenze, e-learning e non solo.

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Ieri pomeriggio, a Palazzo di Città, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’accordo. Fra i presenti: il sindaco Maurizio Bruno, l’assessore Annamaria Padula, il dirigente della sesta area comunale di Francavilla Gianluca Budano, il direttore del conservatorio “Nino Rota” Antonio Papapietro e il direttore della scuola musicale comunale “Città di Francavilla Fontana” Antonio Curto, subissato di ringraziamenti per essersi impegnato a fondo e alungo per il raggiungimento di una meta tanto ambita.

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“E’ una ragione d’orgoglio per tutta la città – ha commentato il primo cittadino Maurizio Bruno – perché noi amministratori siamo di passaggio, ma i frutti di questo lavoro resteranno a lungo e porteranno la città ben oltre i suoi confini”. Sulla decisione di privilegiare il conservatorio di Monopoli rispetto ad altri Bruno è stato schietto e cristallino: “Ho ricevuto anche pressioni politiche affinché l’intesa fosse stipulata con quello di Ceglie – ha spiegato – ma non me la sono sentita di gettare la nostra scuola in un’avventura che sta già vivendo un momento di grandissima difficoltà”.

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