“Esattamente tre anni fa, nell’accordo per il rilancio del grande Salento, con i miei colleghi di Lecce e Taranto, feci approvare e poi finanziare con 40 milioni di fondi Cipe, il progetto dello shuttle per migliorare i collegamenti con il nostro aeroporto. Oggi vedo che partono i lavori”. Può ritenersi più che soddisfatto il coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra Massimo Ferrarese, che a tre anni di distanza dall’impegno assunto nei panni di Presidente della Provincia di Brindisi, vede oggi giungere a meta uno dei progetti più importanti e ambiziosi del suo mandato: la realizzazione di un metrobus (o “shuttle”) di collegamento tra la stazione ferroviaria dell’ospedale di Brindisi con l’aeroporto Papola-Casale. Le immagini di quegli incontri a tre in via De Leo fra lui e gli altri presidenti di provincia del Salento Antonio Gabellone e Giovanni Florido sembravano destinate a impolverarsi negli archivi dei quotidiani locali. Foto di rito, comunicati stampa, promesse. I politici ne fanno tante e poi restano lì, ad attendere una concretizzazione che non arriverà mai. Non è questo il caso. A quelle parole, a quegli impegni, giungono oggi i fatti.
Ferrarese non è più il presidente della Provincia di Brindisi: lasciò prima che fosse un decreto a imporglielo, nonostante godesse di una delle maggioranze più larghe e solide in circolazione. Ma l’onda lunga di quegli impegni oggi torna a farsi sentire. Ferrarese si adoperò al fianco di Gabellone e Florido affinché il Cipe allargasse i cordoni della borsa per versare sul territorio i 40 milioni di euro necessari a finanziare un’opera di cui beneficerà (il condizione, una volta tanto, può essere lasciato in disparte) tutto il Salento e Brindisi in particolare. Lo “Shuttle”, che viaggerà su gomma lungo una corsia esclusiva, raccoglierà i passeggeri provenienti da Bari, Taranto e Lecce nella stazione (ancora da realizzare) nei pressi dell’ospedale Perrino, per condurli in 10 minuti in aeroporto. In mezzo, una fermata al parco Cillarese, con tanto di ponte ciclopedonale che collegherà la fermata del metrobus con la Circolare del mare. Quanto basta per mutare il volto di una città. E non solo.