Si riceve e pubblica (con riserva di successiva breve replica scritta non anonima, ma a firma del direttore):
Proprio mentre si sta sostenendo uno sforzo collettivo per recuperare ed elevarela dimensione culturale di questa città, giunge il disturbo di un articolo firmato da un cosiddetto Gerolamo Bax.
Generalmente lo pseudonimo è usato da noti personaggi dell’arte che, però, non fanno mistero dei propri dati anagrafici, ed altre volte è usato da guerriglieri dell’Isis o ancora da chi non ha il coraggio di partecipare al dibattito democratico con la propria faccia ed il proprio nome; e, comunque lo pseudonimo non può essere appropriazione di altra identità.
Premesso che non mi ergo a difensore di nessuno, che sono stato e sarò sempre duramente ma rispettosamente critico con chi gestisce la cosa pubblica, desidero solo evidenziare il disgusto ed il disturbo procurati dall’articolo apparso domenica sullo Strillone in violenta direzione dell’assessore Cavallo.
Il Bax evidenzia candidamente la scarsa conoscenza di compiti e ruoli ed ignora che al politico spetta il ruolo della scelta mentre all’apparato burocratico ed agli organizzatori quello tecnico. Tanto è vero che un Organo tecnico, ovvero i Vigili Urbani, in ossequio alle norme e non certamente al potente di turno, hanno avuto lo zelo di far notare come il tutto fosse difforme dalla norma fino a far annullare l’evento. Un eclatante esempio di legalità che il caro Bax non solo non ha saputo cogliere ma addirittura invoca chi in passato, molto probabilmente, ha mescolato i ruoli e sovrapposto funzioni. Basterebbe già solo questo per dire che si respira un clima di legalità di fronte alla quale il potere politico ha saputo rinunciare ad una manifestazione senza forzature e senza illegalità. In altri tempi, altri vigili zelanti, sono stati rimossi e perseguitati per aver assolto diligentemente al proprio dovere.
Sarei già soddisfatto se questo esempio di legalità servisse a far arrossire quel fantomatico Gerolamo Bax.
Aggiungo solo che il linguaggio offensivo, aggressivo nei confronti delle persone e delle istituzioni, nonché bisognevole di qualche ripasso grammaticale e lessicale, dovrebbe far vergognare l’estensore .
Conoscendo la serietà della testata mi meraviglio come abbia potuto ospitare un tale obbrobrio senza prima attenzionarlo di qualche correzione e di qualche taglio prudenziale.
Caro Bax, faresti bene a gettare la maschera e chiedere scusa ad un giovane assessore che, probabilmente ancora inesperto, ma certamente generoso, impegnato, corretto e capace di ricreare un clima di collaborazione e crescita socio culturale. Un giovane che senza etichette e senza boria si è messo al servizio della Città .
Avresti preferito che l’assessore avesse abusato del suo potere per far comunque svolgere l’evento?
Appartieni davvero al vecchio, ma, bada, non per il nome scelto ma per la invocata nostalgia di un passato che Cavallo e tanti giovani vogliono cancellare.
Tani Roma
P.S. Non gradisco risposte in anonimato.