Si riceve e pubblica:
L’associazione Antiracket e Antimafia esprime piena soddisfazione e gratitudine all’operato delle Forze dell’Ordine che stamani ha portato alla emissione di sedici ordinanze tra le provincie di Brindisi, Bari e Pavia di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “Fenus Unciarum” condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce.
La gravità dei reati contestati a vario titolo dall’ associazione di stampo mafioso, usura, estorsione e riciclaggio, questi ultimi aggravati dalle modalità mafiose, afferma il Presidente Paride Margheriti, reati che dimostrano il livello di insicurezza sociale ed economica nel nostro territorio basati su sopruso e privazione di ogni libertà e dignità della vittima.
La rilevanza di questo caso, continua Paride Margheriti, è l’aver evidenziato attraverso l’encomiabile azione investigativa la presenza e il ruolo di quella “Zona Grigia” composta da professionisti, imprenditori, politici o ex politici o comunque da persone “insospettabili”, che fungono da collante a vario titolo o con varie mansioni tra la vittima e la criminalità organizzata, pur non essendo “mafiosi” ma necessari per i loschi e sporchi affari della criminalità organizzata e moralmente ancora più deprecabili.
E’ quella zona grigia che va colpita e che permette alla criminalità organizzata di fare affari, la cui competenza non avrebbe in assenza di essa.
Da rilevare e sottolineare inoltre un aspetto complementare quanto di importanza primaria di questa operazione, cioè il sequestro preventivo dei beni, la cui importanza la può comprendere solo chi è addetto ai lavori o vittima, purtroppo in passato non sempre quo è avvenuto, nonostante la legge lo preveda in reati di usura e racket, dando cosi la possibilità all’aguzzino di mantenere l’ingente potere economico frutto di illeciti ma in grado di garantirgli fino a fine processo difesa e possibilità di esercizio di continue pressioni utili.
Alla vittima, conclude Margheriti, il sostegno dell’associazione antiracket ed antimafia non solo morale ma anche in termini di disponibilità ad esserle vicini in fase processuale, ricordando che l’unica via d’uscita è la denuncia, ma nello stesso tempo impegnandoci a non lasciare sola la vittima dopo questi giorni di clamore l’errore ed il rischio in cui spesso si cade e mi rivolgo alle istituzioni politiche e sociali è proprio quello di dimenticarsi della vittima dopo bellissimi slogan sulla stampa.
Il Presidente
Paride Margheriti