di GIROLAMO BAX
Mi sarebbe piaciuto ascoltare la telefonata, se c’è stata, di Silvio a Gino. Avrei voluto sentire con le mie orecchie cosa ha detto a Gino il plurindagato, il plurinquisito e il condannato con sentenza passata in giudicato che però poteva fare il presidente del Consiglio e che può ancora decidere tutto in Italia in virtù non di una legge, non di un mandato elettorale, ma in virtù di un patto, quello del Nazzareno. Avrei voluto sentire con quale faccia tosta proprio lui ha detto a Gino che sarebbe stato opportuno fare un passo indietro.
Se ha potuto fare il presidente del Consiglio qualcuno che ha rubato al proprio stato circa 300 milioni di tasse non pagate (ma condannato solo per 7 perché gli altri 293 si erano prescritti), non si può per una misera storia di farmacie di paese e per uno scherzo alla Monicelli tutto da dimostrare, chiedere a un altro di fare un passo indietro. Non si può ferire così un uomo, non lo si può colpire così, non tenendo conto della sua dignità e del suo onore. Non si può continuare a trombarlo – in gergo politico, s’intende – così.
Sembra che i puri del PD si siano opposti. Sembra che Gino sia stato promotore di troppe leggi ad personam. Senti chi parla. Sembra che loro queste cose non le facciano. A voi del PD Sorgenia non dice nulla? Non ve lo ha spiegato nessuno che grazie ad un Decreto ad personam De Benedetti è riuscito a rifilare un po’ più di un milardo di debiti alla solita banca di partito/governo di nome MPS? Solo che la stampa di regime non ne parla, ma qui a Francavilla le cose le sappiamo, qui a Francavilla le notizie che la stampa di regime non dà arrivano lo stesso.
Anche Di Maio, che abbiamo scoperto legge Lo Strillone e Girolamo Bax, si è opposto. È vero, avevamo ragione entrambi, ma io prima di te. Come può un consigliere del CSM essere giudicato da un giudice? È vero. Non può. Ma, ripensandoci bene, sarebbe stato in conflitto il consigliere Gino o il magistrato che si ostinava a voler dimostrare la colpevolezza di Gino? Sarebbe stato in conflitto il consigliere Gino o il giudice che si sarebbe ostinato a volerlo giudicare? E poi, perché dovrebbe essere Gino a fare un passo indietro e non il magistrato che avrebbe un palese conflitto giudicando chi dovrebbe giudicarlo nella sua attività di magistrato? Vi rendete conto che qui c’è un grande conflitto costituzionale che andrebbe quanto meno chiarito.
E poi ancora, dopo tutte le leggi ad personam che si sono fatte e che si faranno in Italia, dopo che Gino ci ha messo la faccia per la regine delle leggi ad personam, mi domando, che ci sarebbe stato di male a fare una legge ad personam anche per Gino, cioè una legge ad Ginum? Che ci sarebbe stato di male a promulgare una “salva-Gino” anzi, meglio, un lodo Gino che sospendesse per 4 anni tutte le indagini e tutti i processi in corso contro i consiglieri laici del CSM?
Del resto, se per caso da una delle milioni di intercettazioni telefoniche che ogni giorno si fanno in questo strano Paese venisse fuori che uno degli attuali eletti Consiglieri del CSM avesse un qualche scheletro nell’armadio, come si dovrebbe comportare quel magistrato che dovesse ricevere la notizia del reato? Potrebbe mai proseguire la sua azione penale creando non pochi conflitti istituzionali?
Ed è quindi per questo che il lodo Vitali va promosso, per salvaguardare ancora di più l’autonomia dei magistrati e l’autonomia del proprio organo di autogoverno. E’ questo che Gino avrebbe dovuto rispondere a Silvio in quella telefonata di cui sopra. È questo che andrebbe detto a tutti gli italiani, è questo quello che andrebbe spiegato a tutti i detrattori e a tutti quei vigliacchi che sogghignano e godono della mancata elezione dell’onorevole Vitali a consigliere laico del CSM.
PS: sembra che Massimo il Grande abbia decido di fare un voto e di andare a piedi a San Cosimo. Solo che dalla Prefabbricati San Cosimo è un po’ troppo vicino e la stampa gli darebbe addosso. Ciro e Marcello hanno insistito perché si parta da Francavilla ma da Francavilla sinceramente è un po’ troppino per Massimo anche per un miracolo così importante. Così il generoso Ferrarese, con il placet del Ministro dei Trasporti Lupi, ha pensato a tutti quelli che vorrebbero andare a San Cosimo per Gino e sembra che abbia deciso di costruire un nastro trasportatore che parte dal Cavalcavia di Francavilla ed arriva giusto a San Cosimo. Sembra che l’idea piaccia molto a tutti perché darà lavoro a 1000 persone e non costerà un euro ai cittadini perché il tutto sarà finanziato dalla vendita del III CD della coppia Al Massimo. E così, nel giro di neanche un mese, abbiamo il completamento della Taranto Lecce e la costruzione del nastro trasportatore Francavilla-San Cosimo. Bisogna riconoscere che nessuno sa fare sistema come lui coniugando turismo religioso, trasporti e showbiz. Vai Massimo, continua così.
PPS: anche Maurizio aveva deciso di andare a San Cosimo, non per il miracolo di Gino ma per ottenere la grazia per la Presidenza della Provincia di Brindisi. Solo che Maurizio a San Cosimo ci stava andando con la mula. Meno male che Massimo c’è.