Csm, undicesima fumata nera per Vitali: oggi stesso la sua candidatura potrebbe saltare

Luigi Vitali
Luigi Vitali

E sono 12 le fumate nere che l’ex deputato e sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali ha dovuto incassare riguardo la sua elezione tra i membri laici di nomina parlamentare al Consiglio superiore della magistratura. Nel corso della seduta comune di Camera e Senato di ieri sera, il coordinatore provinciale di Forza Italia e consigliere comunale a Francavilla Fontana è sceso ancora di consenso: 389 voti, dopo i 418 dell’altro ieri e i 451 di settimana scorsa, e ciao ciao quorum. Oggi potrebbe essere però la giornata decisiva, quella da dentro o fuori giacché si parla di un cambio di candidatura da parte di Fi, che sacrificherebbe così Vitali sull’altare del patto del Nazareno con il Pd: le camere tornano a riunirsi alle 16,15.

Sembra che, al di là della mancata intesa sui nominativi per la Consulta di Luciano Violante (Pd) e Donato Bruno (Fi), parte dei democratici siano scettici proprio riguardo la figura di Vitali, imputato in due distinti processi a Brindisi e a Napoli. Con le 28 preferenze in meno tributategli rispetto a lunedì, il Parlamento sembra aver espresso una chiara indicazione di carattere negativo circa l’ingresso del francavillese nell’organo di autogoverno della magistratura. Malpancisti figurerebbero anche nello stesso partito di Vitali, nonostante gli sms circolati nei giorni scorsi circa le indicazioni di voto a deputati e senatori azzurri.

L'ex assessore regionale della Puglia Paola Balducci
L’ex assessore regionale della Puglia Paola Balducci

E allora si pensa a una sostituzione in corsa che potrebbe avvenire già questo pomeriggio, dato che Silvio Berlusconi avrebbe già indicato almeno due possibili candidature alternative: quella di Nino Marotta e quella di Franco Mugnai. Oltre a questi nominativi circola anche quello di Paola Balducci, ex assessore della Regione Puglia, ex responsabile Giustizia di Verdi e Sel, oggi vicepresidente nel consiglio di presidenza della Corte dei Conti, che incontrerebbe il gradimento di M5S e soprattutto di Sel. Quest’ultima forza politica, in caso di elezione di Balducci a Palazzo dei Marescialli, potrebbe consentire lo sblocco della Consulta, facendo convergere i propri voti su Violante e Bruno.

Con l’uscita di scena di Vitali e l’ingresso di un suo sostituto e di Balducci, insomma, il puzzle istituzionale si ricomporrebbe con maggiore facilità

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com