Non siamo francavillesi né appassionati di concorsi di bellezza. Siamo le ultime persone che potrebbero nutrire un qualche vago interesse per Miss Italia e le sue aspiranti alla corona. Eppure questa sera per la prima volta noi dello Strillone tireremo il telefono fuori dalla tasca per sostenere una di quelle ragazze. Voteremo per la 19enne di Francavilla Fontana Carmen Carmia, la numero 21, per noi la più bella, la sola pugliese in gara. E ci auguriamo che saremo in tanti a prodigarci in questo piccolo sforzo. Non ci frega nulla che Miss Italia, a torto o ragione, sia lo specchio di una società materialista e fallocentrica in cui la figura della donna è bla bla bla. È un concorso come tanti, è un gioco, e finché giocare, sognare di vincere una qualsiasi competizione, sarà ancora un diritto, un’istintiva spinta dell’essere umano, non ci passerà minimamente per la testa di erigerci a censori.
Quel che sappiamo è che da alcuni anni la Puglia e il Salento sono diventati l’ombelico d’Italia. Siamo al centro di tutto. Abbiamo il mare più cristallino, le spiagge più invidiate, il cibo è puro piacere, il nostro vino e il nostro olio sono sulle tavole di tutto il mondo; abbiamo la storia, l’arte, la voglia di emergere, abbiamo la musica più ascoltata e il ballo più travolgente, e perfino la politica, con la sua primavera pugliese, i suoi esperimenti, il suo anelito di cambiamento, ribolle da anni di una speranza ancora dura a morire.
Se la corona di Miss Italia questa sera dovesse cingere il capo di una bellissima ragazza salentina avremo qualcos’altro in più: nulla che ci possa cambiare la vita, per carità. I problemi resteranno quelli e le opportunità anche. È solo bellezza, pura, inutile, ricercatissima bellezza. Ma la più bella d’Italia sarà per un anno pugliese, salentina, di più: sarà brindisina, sarà francavillese. E, guarda caso, frivola coincidenza, questa sera Francavilla celebra la sua festa più importante, quella dedicata alla sua santa patrona: Maria Santissima della Fontana. Una donna. E chissà che le donne da festeggiare questa sera in città, con tutte le dovute distinzioni del caso (lungi da noi mescolare sacro e profano) non siano due. Noi ce lo auguriamo. Ce lo auguriamo. In bocca al lupo, Carmen.
