Le Hogan: c’è chi le ama, c’è chi le odia. Per qualcuno non sono solo scarpe, anzi, per i detrattori in particolare sono a torto o ragione lo status symbol di un certo gradino della scala sociale, sono il tratto distintivo di una ben precisa cerchia, quella dei “fighetti”, dei figli di papà, dei borghesi incravattati con la puzza sotto al naso: e basta un veloce giro per il web per trovare centinaia di forum e pagine in cui s’incontrano quotidianamente “quelli che odiano le Hogan”. Quel che non ci si potrebbe aspettare, invece, è d’incrociare il sito web del noto marchio di calzature cercando avvocati brindisini sul web. E invece è proprio quel che accade. Perché? Non si sa.
La scoperta è stata casuale: la nostra redazione cercava on-line il numero di telefono di un noto avvocato di Brindisi che proprio quest’oggi ci ha formalmente “invitati” a versare entro 15 giorni a favore di un suo assistito un risarcimento da 50mila euro (l’assistito è uno condannato per aver volutamente travolto con la sua auto dei vigili urbani) per chiedergli le modalità di pagamento (abbiamo giusto 50mila euro in monetine da 2 euro nel portaoggetti della Ferrari aziendale), quando siamo incappati in tutt’altri lidi virtuali. E’ stato sufficiente digitare “ordine avvocati brindisi” sul motore di ricerca Google e cliccare col mouse sulla voce “Albo” (stessa cosa per “Registro praticanti e “Archivio news”) per essere indirizzati su un sito web del marchio “Hogan”. Sulla pagina in questione di avvocati nemmeno l’ombra, ma in compenso il campionario di calzature della grande H si dimostra ben fornito. A rendere ancora più curiosa la faccenda, c’è la voce “Ordine avvocati Brindisi” in testa al campionario di scarpe, e perfino nella barra dell’indirizzo di navigazione. Un errore? Una manomissione? Opera di hackers con la fissa delle scarpe? Chi lo sa. Certo è che il Tribunale pullula di Hogan, ma che soprattutto adesso qualcuno dovrebbe metterci una pezza. Non agli appassionati di Hogan, ovviamente. Al sito.
