Un fulmine si è abbattuto domenica pomeriggio su Castello Imperiali e ha letteralmente mandato in fumo impianti e apparecchiature informatiche ed elettroniche. La spiacevole scoperta è toccata lunedì mattina ai dipendenti del Comune: quasi tutti sono ancora nell’impossibilità materiale di lavorare. Sono ancora in corso di quantificazione, ma i danni originatisi dal lastrico solare, dove sono sistemate tutte le centraline – per motivi estetici e di tutela del monumento simbolo di Francavilla – sembrano abbastanza consistenti.
Si parla di almeno 25 computer fuori servizio e di guasti elettrici per riparare i quali sarà necessario l’intervento di personale specializzato a spese del municipio. Non la prima volta, questa, che si verifica un episodio del genere: già in occasione di precedenti temporali i fulmini avevano parzialmente compromesso l’efficienza e la sicurezza della struttura, ma ai danni del passato – non tutti rimediati a causa di un contenzioso, tuttora in corso, con la società assicurativa – oggi se ne sono aggiunti di nuovi, pare peggiori.
L’immobile non è dotato di parafulmini in quanto, al termine dei lavori di restauro, gli esperti hanno ritenuto che sarebbe stato sufficiente quello posto a protezione della chiesa madre, edificio molto vicino al castello.
A far aumentare le probabilità che i fulmini cadano proprio su quest’ultimo sarebbe l’imponenza della struttura e non, come qualcuno sospetta, la presenza sul tetto di particolari fonti di attrazione delle potenti scariche elettriche naturali.
Quale che ne sia la ragione, adesso non resta che mettere in tempi brevi mano al portafoglio e, coi soldi pubblici, cioè di tutti, risolvere una situazione che di fatto sta tecnicamente paralizzando l’attività amministrativa: senza telefoni e senza computer si fa quel che si può al giorno d’oggi, cioè molto poco.