Se fino a ora ci si è ritrovati a pubblicare notizie che il primo cittadino di Oria, Cosimo Pomarico, ritiene non veritiere e denigratorie nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale e per il paese, il più delle volte la colpa è stata esclusivamente dei comportamenti poco educati e rispettosi dei cittadini. Dalle immagini qui allegate si può facilmente tracciare la fotografia del “barbaro” oritano, quello cioè che non ha rispetto e cura delle cose pubbliche, quindi di tutti.
Un segnale di Stop divelto in Piazza della Libertà, incrocio via Curtatone e Montanara, è la fotografia della gente che – chissà per quale motivo – non ha nulla di meglio da fare; quel segnale stradale ha una sua utilità – come ce l’ha un cestino della spazzatura o un secchio di acqua del quale si è descritto l’utilizzo in un precedente articolo – e non si comprende il motivo per cui debba essere “abbattuto”.
Qualcuno – si spera – andrà un giorno a rimetterlo dov’era, prima che qualche automobilista poco pratico della zona rimanga coinvolto in qualche incidente, ma non è nella normalità per i dipendenti comunali risistemare un danno provocato dalla noia di alcuni ragazzi che non sanno come passare il tempo.
Oggetto di vandalismo sono anche i cestini dei rifiuti che sono veramente pochi, sono diventati veramente pochi, perché sono andati distrutti e mai rimpiazzati; di una minima percentuale di persone poco rispettose ce n’è una alta che non abbandona i propri rifiuti dove magari ha trascorso un pò di tempo in compagnia degli amici, ma se li porta con sè per poi gettarli una volta a casa o al primo cestino, se riesce a trovarlo.
Onore ai ragazzi che nei giorni scorsi hanno ripulito, volontariamente, da cartacce e bottiglie di vetro il piazzale della stazione dei treni e il viale alberato: decine di metri di fogliame secco e rifiuti di ogni genere, ma neanche un cestino per i rifiuti. Sono loro per primi i cittadini che vorrebbero una città più pulita, ma che non hanno tempo di star dietro a chi decide di mangiare una pizza e bere una birra e abbandona sui marciapiedi gli scarti perché non ci sono i cestini per la spazzatura. Un cestino o un bidone della spazzatura garantirebbe un pò più di igiene, questo magari sì, ma se in giro non ce ne sono o sono stracolmi perché nessuno va a svuotarli, si mette in difficoltà sia il cittadino “educato e rispettoso” che il turista. Un turista che ha sempre più rispetto di un vandalo di panchine, segnaletica stradale e cestini per i rifiuti oritano.
Un elogio lo meritano poi i ragazzi di Laboratoria che, nell’organizzare al meglio la serata all’insegna dell’arte e della musica prevista per il 20 agosto e poi saltata causa pioggia, hanno ripulito a dovere Colle Iris, che è tra l’altro un sito archeologico.