
Non c’è più rispetto né per le festività religiose né per i religiosi: era parcheggiata in centro a Oria in occasione della festa in onore di San Barsanofio, lo scorso 30 agosto, la Fiat Uno azzurra di proprietà di S.C.D., operatore Ata in una scuola di Oria e padre di don F.D., parroco presso una chiesa di Francavilla Fontana, che la utilizzava a propria volta per i suoi spostamenti. A parte che per questioni affettive, quell’auto immatricolata a fine anni ’80 non valeva poi tanto, ma era pur sempre l’unica auto di una famiglia umile. Chissà che – come pure ultimamente accade – quella vecchia Fiat non sia stata destinata alla distruzione per poi venderne la ferraglia. Sta di fatto che il proprietario l’altro giorno è stata costretto, pur avvicinandosi l’autunno, a riparare la bicicletta per muoversi da una parte all’altra della città e soprattutto per recarsi al lavoro. Del fatto è stata sporta denuncia presso la locale stazione dei carabinieri, il cui registro dedicato ai furti – non solo d’auto, ma anche in appartamento – pare stia raggiungendo negli ultimi tempi quote insolite e preoccupanti.