Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un nostro lettore, che ringraziamo, del quale tralasciamo il nome dato che non rileva ai fini di questa notizia. Ovviamente, abbiamo anche occultato il volto del lavoratore perché ciò che rileva è il modus operandi e non tanto chi, magari dietro specifiche direttive o silenzio-assenso, lo mette in pratica.
Nella foto a corredo di questo articolo si nota un operatore ecologico che fa confluire insieme umido e non riciclabile nello stesso cassone del veicolo della Monteco-Cogeir, gestore del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. La perplessità del lettore, che ha scattato la foto in prossimità di un esercizio commerciale di Francavilla Fontana, è identica alla nostra: è corretto il comportamento del netturbino? Cioè, dopo che si è differenziato, si può tranquillamente indifferenziare? Un quesito che giriamo a chi di competenza.
Qui di seguito, invece, ciò che ha scritto nella mail:
«Questa mattina mentre ero in sosta nei pressi di una delle tante attività commerciali di Francavilla Fontana, vengo affiancato e superato dal mezzo atto alla raccolta differenziata del nostro paese, sino a qui nulla di strano se non fosse che il dipendente della ditta scende e accosta al mezzo i cassonetti della plastica e della carta, ingenuamente penso che il cassone sia diviso in due, pochi istanti e nello stesso cassone ci finiscono non riciclabile e umido, e cosi decido di scattare una foto per documentare e chiedere spiegazioni in merito visto che i cittadini pagano per la raccolta che in questo caso sembra essere indifferenziata. Prima di inviarvi la foto che documenta il fatto vorrei sapere se é una mia mancanza di informazioni sulle metodologie di raccolta o invece si tratta di una prassi poco ortodossa messa in pratica dalla società che si occupa di indifferenziare la spazzatura».
A primo impatto la condotta del dipendente Monteco non appare coerente con il concetto stesso di raccolta differenziata, ma qualora dovessero esserci eccezioni o diverse disposizioni in tal senso, restiamo aperti come sempre a una replica da parte dei diretti interessati.
