Un giornale che si occupa di cronaca raccoglie anche le impressioni dei lettori e dà loro ascolto se hanno qualcosa da dire. Difficilmente, se non dopo aver raccolto elementi a sufficienza, ci arrischiamo in critiche dirette, come quella mossa solo ieri al sindaco Cosimo Pomarico. Dopo quanto da noi scritto, a riprova di quanto scritto, ecco un’altra denuncia di quello che si rischia, oltre al restare affascinati dalla bellezza del centro storico, se si decide di trascorrere una serata a Oria. Questa ennesima segnalazione, che magari per il primo cittadino rientrerà tra i “dati” e le “notizie” facilmente smontabili uno ad uno, ci è arrivata da un lettore di un paese limitrofo che, il 9 agosto, era venuto a Oria per assistere al Corteo. Del nostro lettore abbiamo le generalità, ma dietro sua richiesta le omettiamo. In casi del genere non è necessario fare nomi e cognomi, tanto più che in nostro possesso ci sono le foto dell’accaduto.
Ma veniamo al punto: il signor Tizio arriva a Oria nel pomeriggio di sabato 9 agosto e parcheggia l’auto – una Fiat Grande Punto di colore nero – in via Torre Santa Susanna. Poi raggiunge il centro per ammirare la sfilata. Dopo un paio d’ore ritorna alla macchina e inserisce la chiave, ma nulla: non ci entrava. Inizialmente ha pensato a un guasto, poi si è reso conto che nella serratura dello sportello guidatore era rimasta conficcata una sorta di lama, cioè il più classico degli “spadini”.
A quel punto ha compreso che qualcuno aveva provato a rubargli la Punto: è entrato dal lato passeggero, ha messo in moto e se n’è letteralmente scappato – articolando, comprensibilmente, qualche improperio – da una città dove, sue testuali parole, appena parcheggi “ti fottono le macchine”. Non ha denunciato il tentativo di furto, giacché è già difficile – pare – trovare l’auto se denunci il furto, figurarsi quanto possa interessare un tentato furto. Il giorno dopo, il proprietario della Punto ha dovuto cambiare tutti i nottolini, spendendo attorno ai 500 euro. Niente male per assistere solo e semplicemente a una parata medievale. Chissà se l’anno prossimo ci ritornerà a Oria, ma intanto dà qualche suggerimento a quanti un giorno – a Oria o altrove – potrebbe ritrovarsi nelle sue stesse condizioni: «Il luogo e il modo di parcheggiare l’auto mettono in difficoltà i ladri, quindi meglio parcheggiare in posti non isolati, meglio al centro, in parcheggi a lisca di pesce, in strade chiuse o in salita con il muso in salita, dove non ci siano possibilmente facili vie di fuga: ce la possono anche fare a fregarti la macchina, ma devo almeno faticare di più e c’è più tempo per scoprirli».
Egli è stato in fondo fortunato, poiché il furto della sua Punto è fallito: «Non so se sia servito da deterrente o se se ne siano andati perché è successo qualcosa – dice – ma la mia macchina è dotata di Gps grazie a una polizza assicurativa che mi è stata proposta dalla mia compagnia: la consiglio a tutti, si risparmia anche sull’assicurazione auto e spesso si può ritrovare la vettura in pochi minuti»