«Quest’anno forse potremo finalmente visitare il castello». Con questo pensiero sono giunti a Oria, subito dopo Ferragosto, la signora Federica Losapio, 36enne originaria di Bisceglie ma residente a Milano, e suo marito, ospiti di un B&B del posto. Una speranza delusa dall’impossibilità di accedere al monumento-simbolo della città a causa delle ormai note questioni giudiziarie a carico della famiglia Romanin Caliandro, proprietaria dell’immobile, e poiché le autorizzazioni ad aprirlo concesse dal magistrato al circolo Piaroa di Legambiente sono centellinate: se il soggiorno non coincide con le date disposte dalla Procura, nessuna possibilità di ammirarlo, se non dall’esterno. E proprio dall’imponenza del maniero sono rimasti affascinati, già l’anno scorso, la signora Losapio e il consorte, tanto che quest’anno hanno deciso di trascorrere nuovamente le ferie a Oria anche sperando di potervi finalmente accedere. Ma niente da fare.
«Siamo sorpresi del fatto che un monumento così bello – dice sconsolata la turista – sia chiuso al pubblico: ma come mai il Comune non si attiva? A mio modesto avviso potrebbe essere lo Stato stesso a interessarsi della questione, considerata l’importanza di quel castello: io e mio marito siamo davvero delusi di dover ripartire senza essere ancora riusciti a entrarci e senza peraltro essere riusciti ad avere informazioni al riguardo, dato che i numeri utili squillano tutti a vuoto».
Durante questi giorni, la signora Losapio e il suo coniuge hanno avuto modo di visitare diversi centri della Puglia, principalmente della Valle d’Itria e sono stati, loro malgrado, indotti a intraprendere una sorta di gioco del “trova le differenze”. Non è stato peraltro particolarmente difficile: Carovigno, Martina Franca, Cisternino, Alberobello e Locorotondo si sono dimostrate all’altezza delle loro aspettative, mentre Oria lascia loro sempre un po’ di amaro in bocca. «Una perla, con un centro storico del genere – dice ancora la 36enne – ma tenuta non come si dovrebbe con una bomboniera».
Traffico eccessivo per un centro così piccolo; carenza di vigili urbani, centro storico poco valorizzato e invaso dalle auto; sporcizia ovunque; impossibilità di circolare tranquillamente in bicicletta: queste alcune delle pecche riscontrate dalla coppia, che l’altro giorno aveva pensato di fare un giro per il centro sulle due ruote e ha poi dovuto rinunciarvi per problemi logistici non dipendente dalla propria volontà o pigrizia.