«La decisione di chiudere la porta di servizio dell’aula consiliare e di conservare un certo decoro durante le sedute del Consiglio comunale è stata mia, ho dato io disposizione di impedire alla gente, quindi non solo ai giornalisti, di circolare al di qua del cordone di delimitazione tra il pubblico e gli addetti ai lavori presente in aula consiliare». La presidente delle assise di Francavilla Fontana, Maria Passaro di Sel, chiarisce come la segretaria generale sostituta del titolare Francesco Fumarola si sia, l’altro giorno, limitata a far eseguire le direttive impartite dall’ufficio di presidenza. Passaro precisa che contro gli organi d’informazione non nutre antipatia, tutt’altro, ma che la sua scelta si è resa necessaria per garantire il decoro necessario a un’assemblea istituzionale importante come il Consiglio comunale. E aggiunge che il caso del consigliere Luigi Vitali di Forza Italia, sorpreso a giocare con il tablet mentre i colleghi discutevano, non ha avuto alcuna rilevanza in quest’ottica.
«Non è possibile – dice – che esponenti della stampa o semplici cittadini si aggirino tranquillamente tra i banchi del Consiglio e addirittura si siedano a chiacchierare con i consiglieri comunali distogliendoli dai loro compiti e, di fatto, minando la serietà delle istituzioni».
Nessun ostracismo nei confronti della stampa, dunque: «Tutt’altro – assicura ancora la presidente – anche perché spero già dalla prossima seduta allestiremo un banchetto riservato ai giornalisti così che possano stare comodo nello svolgimento del loro importante lavoro, peraltro garantito dalla Costituzione: fintanto che presiederò io quell’assemblea, il diritto d’informazione sarà assicurato».
Per quanto specificamente attiene alla chiusura, da un giorno all’altro, della porta secondaria che dà accesso alla sala consiliare, quella per intendersi attigua allo scranno del consigliere Vitali e nei pressi della quale è stata scattata la foto al tablet poi pubblicata da noi del Lo Strillone, Passaro spiega: «Quell’accesso è riservato agli addetti ai lavori e non anche agli spettatori ed è per questo che ho dato disposizione alla polizia municipale di chiuderla e di non far entrare da lì alcuno se non consiglieri e personale del Comune: solo nell’ottica del fondamentale rispetto delle regole, non per adottare un provvedimento iniquo contro qualcuno in particolare o peggio per tutelare altri».
Eliseo Zanzarelli