Gli ultimi due Consigli comunali di Francavilla sarebbero potuti saltare: Curto e Galiano hanno lanciato i “salvagente” alla maggioranza

Il Consiglio comunale di ieri a Francavilla, come anche quello dell’altro ieri, sarebbero potuti saltare per questioni tecniche. Dono però stati ugualmente celebrati grazie al garbo istituzionale, peraltro apprezzato dalla stessa maggioranza, mostrato da due esponenti dell’opposizione: prima Euprepio Curto di Progetto per l’Italia, poi Luigi Galiano di Nuovo Centrodestra. Se si fossero impuntati, gli argomenti trattati e approvati nei giorni scorsi sarebbero tranquillamente slittati a dopo l’estate: il termine ultimo per l’approvazione del Bilancio di previsione è stato fissato infatti al 30 settembre.

Euprepio Curto
Euprepio Curto

La seduta di lunedì 4 agosto 2014, in particolare, era stata preceduta dall’allegazione non delle linee programmatiche del sindaco, bensì dal programma elettorale dello stesso Maurizio Bruno. Di qui la pregiudiziale posta da Curto, il quale ha fatto presente come l’assemblea avrebbe dovuto poter studiare prima e seguire durante la discussione in aula il documento che poi il primo cittadino ha effettivamente illustrato. A seguito di una conferenza dei capigruppo, però, il consigliere di Progetto per l’Italia ha preferito, di concerto con i colleghi, soprassedere e non intralciare il corso delle assise cosiddette istituzionali d’inizio mandato. Con una precisazione: non sarà d’ora in avanti sempre così.

Luigi Galiano
Luigi Galiano

La seduta di ieri 5 agosto 2014, invece, sarebbe potuta slittare a causa di una legittima pregiudiziale rilevata, ma alla fine non eccepita, da Galiano: nonostante la legge preveda che dalla convocazione alla discussione in aula del bilancio di previsione siano trascorsi 20 giorni, al consigliere di Ncd la notifica della convocazione è giunta in posta elettronica soltanto venerdì 1 agosto alle 10,36 con allegato soltanto lo schema finale di delibera e non gli atti a esso propedeutici. In precedenza, la conferenza dei capigruppo – assenti gli esponenti di Ncd – aveva deciso di soprassedere rispetto ai 20 giorni ma, così come Curto con riferimento alle linee programmatiche, Galiano avrebbe preferito poter studiare le “carte”: circa 500 pagine fitte di numeri e allegati. D’altro canto, sarebbe stato un suo diritto farlo.

Questo, dunque, ha evidenziato ieri il capogruppo degli alfaniani prima che iniziassero i lavori dell’assemblea, inducendo di fatto il presidente del Consiglio Maria Passato a consentire un’immediata riunione dei capigruppo. Riunione al termine della quale Galiano ha deciso di soprassedere, consentendo la sanatoria del vizio di forma pure notato e segnalato nella sede più opportuna.

«Ho deciso di non costringere il presidente Passato ad aggiornare la seduta – dichiara Galiano, autore poi di un intervento in aula – per rispetto politico e perché comprendo che queste per l’amministrazione Bruno sono le prime sedute consiliari e un minimo d’inesperienza ci può anche stare, tuttavia tengo a dire che così avanti non si potrà andare a lungo: l’altro giorno il salvagente l’ha lanciato il senatore Curto, ieri è toccato a me, ma i salvagente sono finiti e scialuppe di salvataggio non ne abbiamo».

L’atteggiamento costruttivo e non inflessibile mostrato da Curto e Galiano sono stati graditi anche dalla stessa maggioranza.

E.Z.

 

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