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Francavilla, «L’ufficio elettorale ha sbagliato i conteggi»: la prima dei non eletti Pd ricorre al Tar

Mimma Forleo
Mimma Forleo

I conti non tornano e il Consiglio comunale di Francavilla potrebbe nuovamente mutare, anche se in minima parte: Mimma Forleo, prima dei non eletti in quota Partito Democratico, ha presentato ricorso al Tar perché – a suo dire – le sarebbero state assegnate meno preferenze di quante ne avrebbe in realtà ottenuto. Cinque schede scomparse che le consentirebbero di passare dallo scomodo ruolo di prima dei non eletti a ultima degli eletti, al posto di Giuseppe Giacovelli, subentrato nelle assise a Nicola Cavallo (ora assessore). Secondo Forleo e i suoi avvocati – Adriano Tortora e Giulio Forleo, foto di Roma – ci sarebbe stato un errore materiale da parte dell’Ufficio centrale elettorale al momento di registrare le preferenze individuali emerse dal primo turno delle amministrative del 25 maggio.

A quella data, Forleo era certa di aver preso 99 voti, ma al momento della proclamazione degli eletti gliene sono stati assegnati 94. Cinque voti che, oggi come oggi, possono fare la differenza. Se il Tribunale amministrativo regionale dovesse dare ragione alla ricorrente, quest’ultima si troverebbe con gli stessi voti di Giacovelli. In Consiglio ci finirebbe però Forleo, che occupava una posizione più in alto rispetto a Giacovelli nella lista del Pd. Le preferenze che mancherebbero all’appello sarebbero tutte della sezione 27, quartiere San Lorenzo, dove Forleo – secondo i conti suoi e secondo quelli forniti dai rappresentanti di lista democratici – avrebbe ne avrebbe preso sei e non una, come invece indicato dall’Ufficio centrale elettorale.

Pare poi che anche altri candidati del Pd abbiano riscontrato anomalie nell’attribuzione dei consensi personali: secondo Forleo, durante i conteggi delle schede, probabilmente si è verificato qualche “salto”, così che il candidato che precedeva si è ritrovato con i voti di quello che seguiva. Differenze che negli altri casi non hanno spinto alla proposizione di un ricorso poiché in sostanza la situazioni non cambierebbero. Diverso invece per Forleo che, qualora i giudici amministrativi dovessero darle ragione, potrebbe essere la quinta donna nelle assise accanto a Maria Passaro, Paola Andriulo, Carmela Lopalco e Alessandra Latartara (in giunta, dopo essere state elette in Consiglio, ci sono poi Anna Maria Padula e Maria Rizzo, oltre all’esterna Roberta Lopalco).

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