I conti non tornano. I conti sono quelli degli orari lavorativi dell’ex agente di polizia municipale Monica Guido, ai tempi in cui suo comandante era Francesco Taurisano, anche ex vicesegretario generale del Comune di Francavilla e dirigente del Personale, che è poi anche il suo compagno. L’accusa a carico dei due è di abuso d’ufficio e falso ideologico, un’accusa che è costata loro il rinvio a giudizio da parte del gup Giuseppe Licci dietro richiesta del sostituto procuratore Raffaele Casto. La giunta, intanto, ha deciso di costituirsi parte civile nel processo.
A Taurisano, implicato in diverse vicende giudiziarie e con sulle spalle anche una condanna a otto mesi per un caso di abusivismo in zona Pip, dopo il provvisorio demansionamento disposto dal commissario prefettizio Maririta Iaculli, il nuovo sindaco Maurizio Bruno non ha affiato alcun incarico dirigenziale per questioni di opportunità e cautelari: d’altra parte, proprio con l’accusa di non aver sollevato per tempo l’allora vicesegretario generale, sono nei mesi scorsi finiti sotto indagine sia Iaculli, sia il segretario generale dell’ente Francesco Fumarola.
Secondo l’accusa, quando era alla guida dei vigili urbani, Taurisano avrebbe avuto un occhio di riguardo per Guido, sua subordinata alla quale è legato anche da un rapporto extralavorativo. La notizia è giunta a castello Imperiali lo scorso 8 luglio e già all’indomani la giunta ha demandato all’ufficio Contenzioso la nomina di un legale per la costituzione in giudizio a tutela degli interessi dell’ente. Ad assistere Taurisano e Guido, l’avvocato Roberto Palmisano.