Ancora fiamme nel Brindisino, ancora auto distrutte da roghi che, come spesso accade in questi casi, rivelano poco e nulla sulla loro origine. Gli incendi hanno riguardato questa volta in primis il capoluogo, non risparmiando tuttavia la provincia. Il primo rogo, divampato attorno alle 21 e 30 a Torre Testa, lungo il litorale a nord di Brindisi, ha distrutto una Smart lì parcheggiata. Quindi è stata la volta, poco dopo le 2, di una Fiat Uno, posteggiata in piazza Licini, nel rione Sant’Elia, sempre a Brindisi. La vettura appartiene a un’azienda, la BerSud: elemento questo che desta particolare allarme, dal momento che quando ad andare a fuoco è il mezzo di un’impresa, dietro può celarsi qualcosa di più inquietante che il banale incidente, l’atto vandalico fine a se stesso o la ritorsione personale. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, anche una pattuglia della Sezione Volanti della polizia. L’ultimo rogo è divampato poco dopo le 3 e 30, questa volta a Cellino San Marco. Ad essere distrutta è stata la Renault Megane di un’operaia 30enne del posto. Sull’episodio indagano i carabinieri della locale compagnia.
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