Sono appena cominciati i funerali per l’ultimo saluto a Massimiliano Memmola, 33enne militare dell’Esercito italiano di stanza a Bellinzago Novarese nel I Reggimento Cavalleria Nizza e sub professionista scomparso nei giorni scorsi proprio durante una battuta di pesca in apnea, al largo di Cerano a Brindisi, in compagnia dell’amico di sempre Emanuele De Stefano. La sua città, Oria, è blindata per l’occasione: numerosi i suoi commilitoni che hanno voluto esserci e tributargli il picchetto d’onore per dirgli addio. Presenti anche alcune figure di vertice delle forze armate, oltre ovviamente ai tantissimi amici di Massimilino, molto conosciuto e apprezzato sia per le sue doti lavorative che per quelle umane. Il capitano Lastella del servizio pubblica informazione EI spiega la massiccia presenza di soldati: «Le forze armate sono come una grande famiglia: questo è il modo per salutare un nostro fratello e per esprimere vicinanza ai suoi familiari». Ci sono anche il generale Pierfranco Tria della Scuola di Cavalleria di Lecce e il capitano Samuele Bordoni, ex comandante di Massimiliano giunto a posta in onore di uno dei suoi uomini migliori. L’amministrazione e le istituzioni cittadine partecipano in veste ufficiale.