
Il corpo senza vita di un uomo sulla sessantina d’anni è stato trovato questa sera, intorno alle 21, nel porto interno di Brindisi, lungo viale Regina Margherita, dirimpetto al quartier generale della Capitaneria di porto. L’area è stata isolata e transennata per consentire le operazioni di recupero, a cura dei marittimi, dei vigili del fuoco e dei vigili urbani del capoluogo. Addosso al cadavere, capelli bianchi e carnagione chiara, con indosso un paio di jeans e una camicia celeste, non sono stati trovati documenti d’identità. Si cerca ora di identificare il defunto, di capire se sia morto per annegamento e se sia finito in acqua prima di morire o dopo essere già passato a miglior vita: insomma, è ancora da stabilire se si sia trattato di suicidio o di altro. L’inchiesta, aperta come atto dovuto e nella titolarità del sostituto della Procura di Brindisi Milto Stefano De Nozza e delegata proprio alla Capitaneria, è appena stata avviata. A giudicare dallo stato della salma, non sarebbe stato in acqua molte ore, ma qualcosa in più dirà l’autopsia programmata per venerdì mattina.