Francavilla, città aperta: 42 migranti siriani, sbarcati insieme con molti altri a Taranto nei giorni scorsi, sono stati accompagnati ieri sera, attorno alle 21, a Francavilla, presso il Laboratorio urbano “In punta di piedi” e lo Sprar (una casa famiglia che rientra nel Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) lungo la via per Villa Castelli. Ad accoglierli, oltre alla polizia municipale della Città degli Imperiali, anche il sindaco Maurizio Bruno, il suo vice con delega ai Servizi sociali Gerardo Trisolino e l’assessore con delega a Cultura e istruzione Anna Maria Padula. Sono state scene di cui poter andare orgogliosi, quelle di ieri sera: accogliere gente in difficoltà si può e si deve. Se il mondo chiama, Francavilla risponde. Queste le considerazioni a caldo espresse dai nuovi amministratori:
Maurizio Bruno: «Ieri sera c’era un bambino piccolissimo tra i 42 ospiti della nostra città, avrà avuto meno di due anni. Bisogna vederle certe immagini per capire quanto profonda possa essere la sofferenza e quanto basti poco per cercare di alleviarla. Non si può rimanere indifferenti di fronte a chi chiede aiuto, mai! Non saranno un palazzetto dello sport o delle strade nuove di zecca a cambiare questa città se non iniziamo dall’abbandonare quell’egoismo e quella disumanità che purtroppo ho potuto leggere in molti post in queste ore. Come se facendo morire in mare un bambino di due anni tu ottieni la fatìa a Francaidda o la pensione chiù alta…risparmiateci questi commenti indegni e folli. Francavilla sarà una città chiusa solo ai disonesti e sempre aperta e solidale verso chi soffre e chiede aiuto!»
Anna Maria Padula: «Io stasera li ho visti quegli occhi: occhi di famiglie in fuga, di padri che chiedono di potersi lavare, di madri che non hanno più il latte per nutrire il proprio figlio, di bambini un po’ sperduti eppure fiduciosi, perché sono insieme ai loro genitori, nonostante tutto. Ho sentito l’odore acre di chi non si lava da giorni, ho visto la dignità nel chiedere un po’ di latte, il sorriso di ringraziamento di fronte ad uno spazzolino da denti pulito. In loro ho riconosciuto una piccola parte di me e di ognuno di noi: la parte dell’uomo che soffre, che fugge dal luogo che ama, che non conosce il proprio futuro. Ai miei concittadini chiedo di avere cura per quella parte, che ci è appartenuta e ci appartiene ancora. Hanno bisogno di vestiti da donna coprenti, di giocattoli per bambini, pennarelli e carta per disegnare, di qualche ventilatore. Hanno bisogno dei francavillesi e so che non mancheranno».
Gerardo Trisolino: Oggi (ieri, Ndr) Francavilla ha accolto 42 migranti siriani. Tra loro nuclei familiari di giovani coppie con figli. L’emergenza è scattata nel pomeriggio ed è stato immediatamente attivato un intervento sinergico fra Prefettura, Amministrazione Comunale e Consorzio Nuvola. Sono stati ospitati nel Laboratorio Urbano “In punta di piedi” e nello Sprar. Di fronte alle tragedie nel mondo, la nostra città non si tira indietro…».
Da sottolineare che il costo dell’accoglienza è per il Comune pari a zero: nessun immobile pubblico utilizzato, niente impiego di personale comunale. Alla “diaria” prevista dalla normativa per i profughi provvede direttamente il Ministero con il contributo della Comunità europea.