«Il centrodestra si può e si deve ricostruire partendo da una base condivisa di valori, idee e programmi con un forte spirito di innovazione e partecipazione! Tutti coloro che credono che tutto ciò sia possibile sono i benvenuti, a patto che dicano in maniera inequivocabile che la loro collocazione è iscritta nel perimetro del centrodestra. Ora è il tempo della responsabilità per chi intende porre le fondamenta per il futuro».
Lo dice il consigliere comunale in quota La Puglia prima di tutto Gianni Capuano, che più che guardare al passato e a una sconfitta elettorale ancora bruciante, proietta l’attenzione verso il futuro, quello che – a suo avviso – potrà ridare al centrodestra quella forza e quella credibilità che fino a poco tempo addietro aveva. Non lo dice apertamente e chissà se magari lo pensa, ma questa per chi ha la sua età e nessun incarico amministrativo diretto – solo, in fondo, l’obbligo di dover fare un’ottima opposizione in Consiglio – può essere un’opportunità irripetibile, col senno di poi la migliore possibile per maturare ancora e studiare per l’avvenire.
Quando i politici scrivono è necessario leggere tra le righe: dopo questa “rottamazione” di fatto, dopo la caduta di quelli che sembravano mostri sacri del panorama politico-amministrativo locale, sono soprattuto le nuove leve a dover prendere la situazione in mano e a dover risollevare le sorti di un’area uscita con le ossa rotte dalla competizione elettorale.
E, allora, si colloca anche in quest’ottica l’invito, neppure troppo velato, a tutte quelle forze che si riconoscono nel centrodestra per ispirazione, valori e militanza, che Capuano divulga urbi et orbi aderendo peraltro alla line dettata dal leader del movimento di cui fa parte e con il quale, lo scorso 25 maggio, ha ottenuto il primo piazzamento nella sua lista che, se avesse vinto il candidato Antonio Sgura, gli sarebbe potuto addirittura valere un posto in giunta e coi galloni di vicesindaco.