Boom lavoro e imprese, la Puglia che frega la crisi

imageÈ il ritratto di un popolo agguerrito e col coltello fra i denti, deciso a non farsi abbattere dalle circostanze, quello che emerge dall’ultimo censimento dell’ Istat sull’andamento dell’occupazione e dell’imprenditoria in Puglia. Un popolo capace non solo di affrontare a testa alta le onde nella burrasca della crisi, ma anche di surfarci su, sfrontato, uscendo dalla tempesta più forte di quando il vento ha cominciato a soffiare. Secondo i dati forniti dall’Istituto nazionale di statistica, dal 2008, l’occupazione nelle piccole imprese pugliesi è cresciuta di ben il 9,1%: il doppio (il doppio!) rispetto al resto d’Italia. Non solo. Dal 2001 al 2011 il numero di imprese in Puglia si è impennato del 12,1%: nel resto d’Italia, nello stesso periodo, la crescita è stata dell’8,4%.

E se da un lato è cresciuto il privato, dall’altro si è drasticamente ridotto il pubblico. In 10 anni il numero di addetti alla Regione Puglia è crollato del 33%; nei comuni del 22%. Esploso nello stesso periodo anche il no profit: più 24% in soli 10 anni. Sanità, assistenza sociale e protezione civile i settori col maggior numero di dipendenti. In linea col resto del paese il quadro occupazionale: nella nostra regione il 65% dei dipendenti è infatti assunto con la qualifica di operaio, il 29% di impiegato e il 2% di dirigente.

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