Un tempo, ha rappresentato un luogo all’avanguardia. Simbolo stesso dello sport al chiuso, il palazzetto di Oria era una mosca bianca in provincia di Brindisi. Quel tempo oggi appartiene al passato e, si sa, il tempo passa per tutti, inesorabilmente. Ci sono persone e cose che migliorano invecchiando; ce ne sono altre che, invece, peggiorano, si deteriorano, si trasformano malamente. Sembra questo il triste destino del palasport oritano, già teatro delle imprese cestistiche della gloriosa Edilpref – si era a metà anni ’90 – e delle altrettanto all’altezza società storiche di pallavolo.
All’epoca, il parquet era degno, gli spogliatoi somigliavano davvero a degli spogliatoi e qualcuno ricorda addirittura acqua calda e riscaldamento. La tettoia, inoltre, non grondava catinelle d’acqua, che adesso diventano cascatelle in caso di temporale. Le tribunette sui lati lunghi del campo da gioco, inoltre, erano spesso gremite, che si giocasse alla domenica o infrasettimanalmente. La gente aveva piacere a frequentarlo, il palazzetto. Gli atleti avevano piacere a giocarci, nel palazzetto. Cosa che avviene pure oggi, ma il presente non regge il peso dei ricordi e dei raffronti coi trascorsi, con quel passato.
Lo sanno alla perfezione quanti, coraggiosamente, ostinatamente e speranzosamente continuano a fruirne. Solo che la pazienza e la speme hanno ormai raggiunto livelli di guardia. Troppe le promesse di recupero, finanche gli stanziamenti da parte del Comune, puntualmente rimasti lettera morta. E, allora, quelli dell’Oria Basket, reduci da una stagione da incorniciare per quanto concerne i risultati, molto meno per quanto concerne allenamenti e gare casalinghe simili a percorsi a ostacoli, decidono di protestare, ricordando tutto. Ma proprio tutto.
«Vi ricordate il palazzetto dello sport di Oria e i problemi alla struttura? Vi ricordate le foto, gli articoli, i commenti di molti cittadini? Vi ricordate anche quello che il sindaco disse e scrisse?», esordiscono poi citando Cosimo Pomarico: «Con Delibera n. 24 del 18. 02.14 la Giunta comunale ha deliberato lo stanziamento di euro 140.000 per la messa a norma del Palazzetto dello sport».
«Era l’8 marzo quando il sindaco scrisse questo, ma per comprendere meglio la situazione bisogna andare un po’ a ritroso:
NOVEMBRE 2013
Primi allenamenti improvvisati a metà campo causa pioggia infiltratasi nella struttura. L’anno precedente la situazione non era così grave, ma si sapeva già che la situazione sarebbe peggiorata. Infatti, c’è stata la prima partita di pallacanestro rinviata (campionato federale) con conseguente ammonizione;
DICEMBRE 2013
Seconda partita rinviata e allenamenti ormai non seri. Purtroppo, il meteo flagella il Salento e si arriva a sperare nel sole per poter giocare. Inizia quindi la protesta mediatica da parte dell’Oria Basket, che sfocia in una riunione cui presero parte le società di pallavolo, di pallacanestro ed il sindaco stesso per arrivare a una soluzione. Soluzione che però non voleva prendere forma.
GENNAIO/FEBBRAIO 2014
Stessa identica situazione: partite rinviate con conseguenti multe (di euro 35) e allenamenti sospesi e/o improvvisati. Il parquet ormai danneggiato, con rigonfiamento dello stesso nelle zone vicino ai due canestri (zone che non fanno parte del campo da gioco di pallavolo, per questo le partite di pallavolo e gli allenamenti venivano di disputati normalmente).
Alla luce di ciò, seconda riunione con le società. Il sindaco, scontento della continua protesta su internet e di alcuni genitori dei bambini iscritti, dichiara: «Così non si può andare avanti, questa protesta mi dà fastidio. Capite che se succedesse qualcosa quello che rischia sono io. Smettetela con articoli, foto e quant’altro e vedremo se si arriva ad una soluzione».
Qualche giorno dopo il sindaco ci informa che è stato deliberato lo stanziamento di 140.000 euro per la ristrutturazione del tetto. Il progetto è uno stralcio del progetto già esistente, eseguito dall’ingegner Rizzo. La precedente amministrazione Ferretti aveva acceso un mutuo di circa 500mila euro per la ristrutturazione dell’intero palasport. Questi fondi non sono stati mai utilizzati e inoltre sono stati pagati interessi (soldi dei cittadini) sulla somma tutt’ora non spesa.
MARZO 2014
Il sindaco rende pubblica la delibera sopra citata, mentre la struttura sembra una piscina più che un campo di pallacanestro/pallavolo.
APRILE/MAGGIO/GIUGNO 2014
Il tempo passa e, come sempre, le parole volano.
In questi tre mesi ci è stato detto: il progetto non si farà; il progetto si farà, ma ci sono dei ritardi (logico visto che parliamo del Comune di Oria); il progetto presenta problemi causa l’insediamento del nuovo ingegnere comunale; il progetto avrà inizio a breve; è stato dato incarico all’assessore ai Lavori pubblici e, state tranquilli, entro settembre avrete la struttura a norma; ci sono dei problemi con la gara d’appalto.
In poche parole: nulla rimane e nulla è ufficiale, se le parole volano.
OGGI, 20 GIUGNO 2014
La certezza: la ristrutturazione del tetto, bene che vada, sarà effettuata nel nuovo anno, ossia nel 2015 in quanto il nuovo ingegnere comunale al momento non si assume le responsabilità di portare avanti il progetto
La priorità era quella di sistemare il campo di calcio (come già dichiarato dal consigliere Marinò) e non il palazzetto.
Tutto ciò a discapito dei bambini che utilizzano la struttura, dello sport, delle società che purtroppo non potranno programmare serenamente la loro prossima stagione agonistica.
Come si dice sempre: le parole volano, mentre carta canta.
E questa amministrazione ci ha abituato alle parole, troppe».