Francavilla, se questa è una zona industriale: buio di sera, semafori tricolori al mattino. La denuncia di un imprenditore disperato: «Valuto di andarmene»

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di Eliseo Zanzarelli

Se questa è la zona industriale di uno dei comuni più industrializzati della provincia di Brindisi, che nel complesso tanto industrializzata non è, figurarsi come sono messe le altre…

Il rischio rapine, furti e incendi è dietro l’angolo. Addirittura gl’incidenti d’auto sono da mettere in conto per tutta una serie di motivi. Lo racconta la cronaca, lo racconta l’esperienza, mica le suggestioni del primo che passa.

Giampiero Andriulo, titolare di Bamby Baby Moda a Francavilla Fontana
Gianpiero Andriulo, titolare di ABC Baby a Francavilla Fontana

La denuncia, l’ennesima, arriva nuovamente da un imprenditore, Gianpiero Andriulo titolare di “ABC Baby” ed esponente del Nuovo Centro Destra, così come le foto-testimonianze di quanto accaduto ieri sera, solo al culmine di un periodo-no che va avanti da tanto, troppo tempo: allarmi in tilt, illuminazione pubblica altrettanto, paura per i titolari delle attività che sorgono lungo la strada per Grottaglie anche solo per andare a controllare cosa stessa succedendo. Scene da terzo mondo, altro che polo d’eccellenza.

Per non parlare della linea telefonica fissa che qui, nel 2014, resta paradossalmente un miraggio… E che dire delle erbacce che infestano quelle sorta di marciapiedi nella zona Pip di “serie B”, ossia quella di più recente apertura, che limitano la visibilità a tal punto da mettere a continuo repentaglio l’incolumità di chi quell’area la percorre quotidianamente in auto o in moto? Sembrerebbe il Bronx, invece è proprio la Città degli Imperiali.

«Quando ho a che fare con clienti di una certa importanza – dice Andriulo – quasi mi cadono le braccia, dando loro il mio cellulare, se mi chiedono: ma lei cos’ha, un’impresa fantasma? E io, allora, sono costretto a spiegare e a tentare di giustificare tutte quelle nefandezze che, oggi e negli anni passati, non sono certo dipese da noi imprenditori francavillesi, che anzi manteniamo una fama, una considerazione e una stima eccezionali nel circondario e anche fuori dai confini locali». Nonostante tutto…

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Superstrada di notte? No, zona Pip di Francavilla, a sera

«A sera – dice ancora Andriulo – ho paura a uscire dal mio capannone perché là fuori è buio e chissà cosa mi attende, ma davvero posso chiamare la vigilanza, che pure regolarmente pago, per tornarmene sano e salvo a casa?».

E poi, ancora: «Spero di non dover mai assistere a incidenti e a tragedie in prossimità della mia azienda, ma ogni volta che ci arrivo e ogni santa volta che me ne allontano, sono costretto a rendermi conto che il rischio è alto, altissimo: l’erba alta cresce incontrastata su quelli che, in teoria, dovrebbero essere dei marciapiedi e quando si arriva agli incroci non resta, per chi ci crede, che recitare una preghiera, poi prendere la strada principale… Non chiedo certo che i marciapiedi siano mattonati come nel resto della zona Pip, quella di serie “A”, ma perlomeno il taglio delle erbacce e una semplice colata di asfalto, mica la luna!».

Una situazione annosa, per la quale ovviamente Andriulo non se la prende con l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Bruno, peraltro appena insediatasi, ma con quelle precedenti certamente sì: «Siamo stati abbandonati a noi stessi – constata amareggiato – per tanti anni, eppure noi piccoli imprenditori francavillesi siamo rimasti a galla nonostante la crisi, con difficoltà affrontiamo ogni giorno di petto le sfide del mercato e continuiamo a dare posti di lavoro, sempre più deboli e, come se non bastasse, persino penalizzati da politiche locali miopi: nei mesi scorsi ci è stato detto che per la pubblica illuminazione mancava soltanto il cosiddetto collaudo tecnico, in pratica un ingegnere Enel che, dopo aver detto che era tutto a posto e conforme alle normative, sollevasse un interruttore e facesse luce finalmente su quest’area in preda all’oscurità. Quel tecnico lo aspettiamo da oltre un anno, e ci siamo stancati, speriamo che oggi le cose possano davvero cambiare, altrimenti…».

Altrimenti? Non vorrebbe dirlo, dopo aver speso tempo e investito soldi, tanti soldi, in questa scommessa chiamata Pip, Andriulo, ma alla fine cede: «Altrimenti, ce ne andiamo o, perlomeno, io me ne vado: spostandomi verso il centro di Francavilla o proprio in un’altra città, ma me ne vado per cercare e magari trovare una zona più sicura, tranquilla e a misura d’impresa, dove i rischi non siano dietro l’angolo e dove potersi misurare unicamente con le proprie capacità imprenditoriali e lavorative…»

Rosso, arancione o verde? Passo o non passo?
Rosso, arancione o verde? Passo o non passo?

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