Francavilla, da “mostri sacri” a “trombati” illustri, ecco chi resta fuori dal Consiglio comunale

candidati-fuori-dal-consigliodi ELISEO ZANZARELLI

Si attende ancora la proclamazione ufficiale degli eletti da parte della commissione elettorale, ma a seguito della vittoria del centrosinistra una cosa è certa: molti “mostri sacri” della politica e delle passate amministrazioni resteranno, dopo tanti anni da protagonisti, fuori dal Consiglio comunale, dove in compenso saranno tanti i volti nuovi e l’inesperienza. Messi insieme, questi “trombati” (così si definiscono, in gergo, i candidati blasonati non eletti) illustri, compongono quasi delle altre assise (oggi gli scranni sono 25 e non 30 come in passato). Li abbiamo passati in rassegna ed eccoli qua, in ordine sparso, anche se le posizioni di testa non potevano che spettare al senatore in carica Iurlaro e agli ex assessori della scorsa giunta della Corte:

pietro-iurlaro
Pietro Iurlaro

1) Pietro Iurlaro (FI): tra i candidati consiglieri storicamente più suffragati a Francavilla, durante la passata amministrazione, grazie proprio alle preferenze racimolate, era stato eletto dai colleghi presidente del Consiglio comunale, salvo poi “abdicare” una volta diventato, anche qui a suon di preferenze, consigliere regionale. Alle scorse elezioni politiche, grazie all’inatteso boom del Popolo della Libertà-Forza Italia, è stato eletto parlamentare nonostante occupasse appena il nono posto nel listino bloccato, su scala regionale, per il Senato della Repubblica;

Mimmo Bungaro
Mimmo Bungaro

2) Mimmo Bungaro (FI): 12 anni in amministrazione da assoluto protagonista, assessore, poi vicesindaco e sindaco facente funzioni a seguito dell’arresto di Vincenzo della Corte nella primavera 2013. La scorsa tornata amministrativa, Bungaro era stato il secondo dei candidati consiglieri più suffragati – con quasi 600 preferenze – risultato che gli era valso per l’appunto l’incarico di vicesindaco. Oggi, salvo sorprese o dimissioni, è il primo dei non eletti della sua lista. Aveva anche sfidato il candidato sindaco Antonio Sgura alle primarie del centrodestra, andate in scena nell’autunno 2013.

Romeo Lippolis
Romeo Lippolis

3) Romeo Lippolis (FI): assessore a Bilancio e programmazione nella scorsa giunta della Corte, anche Lippolis è diventato un nome noto della politica francavillese negli ultimi anni, durante i quali ha dovuto combattere contro i vincoli finanziari e i tagli imposti dal governo centrale. Ha lasciato i conti del Comune a posto, ma gli elettori non hanno voluto premiarlo né quando si è candidato alle primarie del centrodestra né dopo, durante le amministrative;

Franco D'Alema
Franco D’Alema

4) Franco D’Alema (NCD): di estrazione socialista, nel 2009 era passato alla corte di Vincenzo della Corte, ottenendo anche un discreto risultato elettorale, risultato che lo aveva portato in Consiglio comunale e che, dopo le dimissioni di Iurlaro diventato consigliere regionale, gli era valso anche l’elezione a presidente delle assise. Un incarico che ha interpretato in maniera inconsueta, non di rado devolvendo per intero la propria indennità o parte di essa a iniziative culturali a carattere prettamente locale. Candidato alle primarie del centrodestra, è poi passato insieme con altri quattro colleghi nel Nuovo Centro Destra di Massimo Ferrarese e Mimmo Bianco: a differenza degli altri, poi tornati alla base, D’Alema è rimasto in Ncd, ma le urne non lo hanno premiato;

Francesco Fumagalli
Francesco Fumagalli

5) Francesco Fumagalli (LPPDT): consigliere storico proveniente da quella Alleanza Nazionale che era il primo partito di Francavilla, alle scorse amministrative – dopo la rottura con Curto, passato al centro – si candida a sostegno di della Corte nelle fila de La Destra e, grazie al risultato elettorale conseguito dal suo partito, del quale risulta il più suffragato, viene nominato assessore alla Polizia municipale, al randagismo e all’informatizzazione del Comune. In giunta rimane fino alla fine, cioè fino a quando della Corte non rassegna le dimissioni da sindaco. Il 25 maggio è risultato il secondo candidato della sua lista, alle spalle di Gianni Capuano, quindi è di fatto fuori dal Consiglio comunale (ci sarebbe entrato se avesse vinto Sgura)

Mimmo Indirli
Mimmo Indirli

6) Mimmo Indirli (LPPDT): primo degli eletti nelle La Puglia prima di tutto nel 2009, Indirli diventa assessore al Verde pubblico e ai Servizi cimiteriali. Terzo dei candidati del suo partito – lo stesso di cinque anni fa – oggi è fuori anche dal Consiglio comunale.

7) Vincenzo Bellanova (FI): da sempre in Forza Italia, Bellanova è un amministratore di lungo corso, cui sia durante la parentesi del sindaco Giuseppe Marinotti, sia dopo con della Corte, è toccata la delega assessorile del Personale. Rispetto ai fasti di un tempo, anche il suo risultato stavolta è stato scialbo e non a caso è fuori dal Consiglio.

Gianni Di Punzio
Gianni Di Punzio

8) Gianni Di Punzio (FDI-AN): eletto consigliere comunale nel 2009 in quota Popolo della Libertà, ma già con un discreta storia politica e amministrativa alle spalle, Di Punzio a metà mandato viene nominato assessore alle Attività produttive, incarico che ricopre fino alla primavera 2013. Quest’anno si affianca al candidato sindaco Michele Iaia nella lista Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, ma nonostante risulti il più suffragato, non riesce a prendere un posto in Consiglio comunale. Al suo indirizzo, durante la campagna elettorale appena alle spalle, gli strali di Luigi Vitali, secondo il quale l’assessorato gli era stato gentilmente concesso a causa del suo stato di necessità…

Antonio Martina
Antonio Martina

9) Antonio Martina (NCD): più volte consigliere comunale, proviene anch’egli dai fasti di Alleanza Nazionale. Assessore nella giunta Marinotti (dal 2006 al 2009), consigliere provinciale dal 2004 al 2009 in quota An, nel 2009 passa al Laboratorio Brindisi di Ferrarese e nelle fila dell’Udc viene eletto alla Provincia e ne diviene poi assessore in quota Udc a Personale, Affari generali, Gare e appalti, Contenzioso, Rapporto con gli enti, Istituti di democrazia e partecipazione. Candidato consigliere comunale in quota Ncd, stavolta non ce l’ha fatta a entrare in Consiglio;

Michele Iaia
Michele Iaia

10) Michele Iaia (FDI-AN): figlio di Nicola, attivista e amministratore storico di Msi e An a Francavilla, ex commissario cittadino del Popolo della Libertà e consigliere comunale durante la passata amministrazione, questa tornata elettorale ha deciso di mettersi in proprio, in aperto dissenso rispetto alle precedenti gestioni amministrative nella sua città, candidandosi a sindaco: pochi, però, i consensi racimolati dalla sua lista Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, che non è riuscita a far scattare neppure il seggio del candidato primo cittadino.

Giovanni Ninì Passiatore
Giovanni Ninì Passiatore

11) Giovanni Passiatore (FI): altra figura storica della scena politica francavillese, lo si ricordava in Consiglio pressoché da sempre. Genuino e fedelissimo alla linea del partito, Ninì resta fuori dalle assise dopo tanti anni a causa della mancata elezione del suo candidato sindaco Antonio Sgura;

12) Mimmo DI Maria (FI): come Passiatore, un altro habitué del Consiglio comunale. Prima di sedere nelle assise dal 2009 al 2013 con della Corte sindaco, era stato assessore nella giunta guidata dal 2006 al 2009 da Marinotti;

Carmine Calò
Carmine Calò

13) Carmine Calò (PI): consigliere comunale scattato in Consiglio in corso d’opera durante la scorsa amministrazione della Corte in quota La Destra, della quale è stato anche commissario cittadino, Calò ne resta fuori dopo essersi candidato nelle fila di Progetto per l’Italia, la lista formata dal consigliere regionale Euprepio Curto a sostegno del candidato sindaco Domenico Attanasi;

Giuseppe Fusco
Giuseppe Fusco

14) Giuseppe Fusco (FI): altro assessore in quota An ai tempi di Marinotti, alle scorse amministrative Fusca stava nell’allora Udc di Curto, lista nella quale era stato eletto prima di passare alla corte di Vitali. Stavolta, da candidato consigliere con Forza Italia, per lui niente da fare.

Euprepio Di Castri
Euprepio di Castri

15) Euprepio di Castri (FI): consigliere sia con Marinotti, sia con della Corte, sempre dalla stessa parte. Oggi le sue preferenze non gli sono valse la rielezione;

Pietro Altavilla
Pietro Altavilla

16) Pietro Altavilla (NCD): consigliere comunale (dal 2009 al 2013) e provinciale (dal 2009 al 2012) nelle fila dell’Udc, ai tempi di Marinotti era stato anche assessore in quota Forza Italia. Oggi, dopo essersi candidato in Ncd, è fuori;

Massimiliano Cozzi
Massimiliano Cozzi

17) Massimiliano Cozzi (FI): consigliere comunale in corso d’opera durante l’amministrazione della Corte e referente del circolo di Forza Italia 2.0, era subentrato a seguito delle dimissioni rassegnate da Benedetto Proto, finito a processo per un caso di razzismo; una breve parentesi in Consiglio, la sua, che per il momento resta tale;

Tommaso Attanasi
Tommaso Attanasi

18) Tommaso Attanasi (FI): figlio di un ex sindaco democristiano, milita in An e viene eletto consigliere con Marinotti (2006-2009); è un fedele di Curto e nel 2009 viene rieletto nelle assise nelle fila dell’Udc. Solo che a un certo punto passa dall’opposizione alla maggioranza, aderendo al gruppo Pdl. Nel 2014 si candida in Forza Italia, ma non riesce a confermarsi consigliere;

19) Antonella Iurlaro (PI): fedelissima di Curto, la si ricorda tra i banchi della maggioranza in Consiglio comunale nelle fila di Alleanza Nazionale ai tempi di Marinotti. Ottimo risultato, il suo, alle ultime amministrative, dove ha racimolato più di 400 voti nelle fila di Progetto per l’Italia a sostegno del candidato sindaco Attanasi, ma non scatta in Consiglio avendo la sua lista – seconda della coalizione – preso un solo consigliere (lo stesso Curto, il più suffragato di tutti);

20) Mariano La Sorsa (NCD): esponente storico della destra francavillese, di estrazione Msi, poi An, alle scorse amministrative si candida e viene eletto nelle fila de La Destra. Nella recente tornata sceglie Ncd, ma i suoi voti non sono sufficienti a farlo sedere in Consiglio.

Angelo della Porta
Angelo della Porta

21) Angelo della Porta (FI): consigliere comunale eletto in An dal 2006 al 2009, nel 2009 viene eletto nelle fila dell’Udc di Curto, poi passa nel Pdl. Candidato in Forza Italia nel 2014, resta fuori dal Consiglio dopo sette anni di presenza costante.

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