di Eliseo Zanzarelli
Maurizio Bruno è il nuovo sindaco di Francavilla; Pietro Franco, invece, è assessore nella giunta di Vitantonio Caliandro a Villa Castelli. E adesso chi si occupa degli sportelli Asl, dove tutti e due i politici, trionfatori alle scorse amministrative nelle rispettive città, sono impiegati?
In realtà, il problema concerne soprattuto Bruno, che in qualità di primo cittadino di un Comune superiore ai 15mila abitanti ha diritto a richiedere – come ha fatto – un periodo pieno di aspettativa. Diversa la situazione di Franco che, da assessore di un Comune inferiore ai 15mila abitanti, non può godere di un’aspettativa integrale, ma di una sorta di part time per consentirgli di esercitare tanto l’attività lavorativa, quanto quella amministrativa.
Comunque la si guardi, con Bruno assente giustificato e Franco presente tre giorni a settimana, l’importante servizio di front office dell’Asl è precipitato nel caos a causa delle elezioni.
L’Azienda sanitaria ha già predisposto un piano-tampone, affiancando a Franco, nei giorni in cui questi è regolarmente in servizio, un altro addetto trasferito a Francavilla da un altro settore: l’esperto impiegato sta quindi, di fatto, formando il nuovo collega nel tempo a sua disposizione. Un’attività, la sua, che richiederà un po’ di tempo, prima di giungere ai risultati fino a prima della scorsa tornata elettorale garantiti dall’affiatato tandem con Bruno.
La speranza dei cittadini-utenti è di non doversi pentire di aver votato in massa per i due sportellisti, anche perché già affiorano le prime polemiche: con il nuovo, provvisorio regime i tempi di attesa e l’efficienza del servizio non sono propriamente quelli di qualche settimana addietro.