La competenza per territorio a giudicare sul castello di Oria è del Tribunale di Lecce e non di quello di Brindisi. L’eccezione sollevata dalla difesa della famiglia Romanin Caliandro, a processo insieme con funzionari della Soprintendenza e tecnici comunali i coniugi Giuseppe e Isabella Caliandro, è stata accolta dal giudice Maurizio Saso. Oggi è quindi tutto, o quasi tutto, da rifare: non le indagini, ma l’avviso di conclusione indagini e l’udienza preliminare certamente sì. Il motivo della decisione è presto spiegato: il primo reato e quello più grave tra quelli contestati sarebbe stato commesso nel capoluogo salentino agli albori dell’inchiesta. Nel frattempo, in attesa che il processo ricominci, rischiano di scadere le misure disposte dal giudice, prima fra tutte e più importante il sequestro dell’immobile.
“L’Italia delle donne”, Oria ha la sua candidata: fu consigliera comunale nel secondo dopoguerra
Oria ha la propria candidata per il progetto di respiro nazionale “L’Italia delle donne” promosso dal Ministero per la famiglia, la natalità e le pari