Francavilla, il giornalista denuncia: «Il sottoscritto e la stampa locale insultati in piazza dal candidato sindaco, un’ingiustizia senza eguali»

filippo-melillo-vs-maurizio-brunoSi riceve e pubblica dal collega Filippo Melillo di Trcb:

Un mix tra avvertimento,minaccia o chissà cosa altro.

Maurizio Bruno, candidato sindaco del centrosinistra francavillese, durante il comizio del Pd di ieri sera si  è scagliato contro le emittenti locali, tutte quante, nessuna esclusa, colpevoli di trasmettere spazi politici a pagamento e, in particolare contro il sottoscritto, con tanto di nome e cognome gridato in piazza, reo a sua volta di non aver inviato nessuna telecamera ad ossequiare il ministro della Difesa Pinotti, arrivato nella Città degli Imperiali evidentemente a suo sostegno.

Peccato che proprio qualche ora prima, presenti i colleghi dello testata “Lo strillone“, fosse stato invitato ad una registrazione di uno spazio televisivo gratuito che questa emittente ha messo a disposizioni di tutti i candidati a sindaco e delle liste sostenitrici, come tutti possono testimoniare. Peccato che Bruno dimentichi, nella foga degli ultimi giorni di campagna elettorale, quanto proprio le tanto criticate emittenti locali, i giornali e sopratutto TRCB abbiano tirato la volata alla sua candidatura a sindaco, osteggiata e criticata ferocemente proprio da chi, ma questa non è una novità nel Pd brindisino e sopratutto francavillese, oggi sale sul palco con tono dotto e professorale ad osannare e plaudire il presunto, dicono loro, futuro sindaco della città.

Forse Bruno ignora, impegnato come è, con noti architetti di fama mondiale a studiare avveniristiche soluzioni per dotare i braccianti agricoli di pensiline, che  le emittenti locali e l’informazione in genere, attraversano da anni una crisi profonda che ha falcidiato e costretto alla chiusura intere redazioni, con cassa integrazione, licenziamenti, mobilità di giornalisti e tecnici, finiti  in mezzo ad una strada. Molti dei quali continuano a lavorare in condizioni precarie e senza nessuna tutela a costo di enormi sacrifici pur di guadagnare qualcosa che non assomiglia neppure vagamente ad uno stipendio vero.

Questa gente, proprio la stessa che in questo momento sta permettendo la cronaca delle sue affermazioni insensate deve essere invece difesa e rispettata e non certo offesa nella sua dignità umana e professionale.

Continueremo ogni giorno, finchè ci sarà possibile a raccontare e promuovere questa città e questo territorio con obiettività e passione, come abbiamo fatto finora, senza lacci e lacciuoli, senza padri e padrini a prescindere da chiunque sarà eletto sindaco, in questo caso, di Francavilla, Ostuni e Villa Castelli.

Filippo Melillo

Giornalista TRCB canale 85

Nell’esprimere solidarietà al collega Melillo e a tutte le testate che, pur non essendo tenute al servizio pubblico in quanto appunto private, sarebbero state additate come “scorrette” dal candidato sindaco, precisiamo quanto segue:

noi de Lo Strillone ieri ci trovavamo effettivamente a castello Imperiali, ospiti dell’emittente Trcb, per effettuare alcune registrazioni audio-video agli aspiranti primo cittadino; a un certo punto, in un clima sereno e scherzoso, Bruno ha chiesto a Melillo come mai, rispetto ad altri, il centrosinistra non fosse stato ospitato più di tanto in tivù.

Melillo, dal canto suo, ha spiegato come – per ragioni commerciali, indicate dall’editore – gli spazi maggiori siano, per forza di cose, riservati ai candidati inserzionisti (raccogliere pubblicità elettorale è, fino a prova contraria, ancora un’attività lecita così come legittimo è, per il candidato, rifiutare di spendere soldi pubblicizzandosi sulle testate).

Dopo questa premessa, Melillo ha comunque spiegato a Bruno come, per par condicio, l’emittente da lui rappresentata stia comunque offrendo una vetrina anche ai candidati non inserzionisti, accordando loro interviste gratuite nell’ambito degli spazi disponibili – ancorché residuali – concordati con la rete. E infatti, alla fine, Melillo ha rivolto a Bruno questo testuale invito: «Mauri’, oggi pomeriggio siamo pieni, ma se vieni a trovarci domani pomeriggio, non c’è alcun tipo di problema e registriamo l’intervista».

Inoltre, giova specificare che, in assenza di comunicazione – com’è avvenuto nel caso della visita del ministro Pinotti – difficilmente televisioni, radio e testate in genere si muovono spontaneamente, anche solo perché magari non sono a conoscenza degli appuntamenti.

Per quanto riguarda Lo Strillone, a questo riguardo, agli albori della campagna elettorale, ci siamo dati alcune regole semplici ma precise: gli appuntamenti elettorali – come i comizi e le ospitate illustri a sostegno dei candidati – o si seguono tutti o, piuttosto, non se ne segue nessuno per evitare di privilegiare questo o quello schieramento ed essere quindi additati come di parte o faziosi. Abbiamo quindi optato – e se ne trova facilmente conferma – per la seconda opzione – nessun comizio – riportando sui nostri mezzi soltanto ciò che abbiamo ritenuto utile per il lettori.

Tanto si doveva, senza alcuna presa di posizione avversa né politica né personale, ma solo per amor di precisione e verità.

Che sono poi, in fondo, le nostre uniche linee guida.

Eliseo Zanzarelli, direttore responsabile Lo Strillone e lostrillonenews.it

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