Oria, il sindaco: «Il dipendente comunale dev’essere sospeso, rispetti il provvedimento». Il segretario: «Patisso resta dov’è». Ancora veleni in municipio

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Cosimo Pomarico

«Il dipendente comunale Leonzio Patisso si deve attenere al procedimento disciplinare adottato nei suoi confronti dal competente ufficio». Lo ha scritto il sindaco di Oria, Cosimo Pomarico, dopo che ieri il segretario generale dell’ente, dottor Antonio Missere, aveva dichiarata nulla la sospensione di tre mesi dal servizio, senza retribuzione, disposta nei confronti di Patisso dalla dottoressa Loredana D’Elia, responsabile dell’Ufficio unico comunale dei procedimenti disciplinari. Solo che il segretario ha replicato a stretto giro, ordinando che le cose rimangano esattamente come stanno: Patisso deve, insomma, restare al suo posto e la dottoressa D’Elia deve astenersi da atteggiamenti d’insubordinazione.

Loredana D'Elia
Loredana D’Elia

Il procedimento nei confronti dell’impiegato in forza ai Servizi Sociali, era stato attivato a seguito di una segnalazione effettuata dal comandante della polizia municipale Emilio Dell’Aquila dopo che Patisso aveva fatto sottoscrivere a un cittadino, multato per abbandono dei rifiuti in una traversa della provinciale per Manduria, tre fogli in bianco su carta intestata di uno studio legale, fogli destinati a proporre opposizione alla sanzione.
Lo stesso trasgressore, che era stato immortalato in alcune foto scattate in flagranza da un concittadino, dopo qualche mese, si era recato prima presso la caserma dei carabinieri, poi presso il comando dei vigili per denunciare l’accaduto, rinunciare agli scritti difensivi e pagare l’oblazione rispetto all’illecito contestatogli.

Leonzio Patisso
Leonzio Patisso

«Dopo una verifica approfondita – scrive il primo cittadino in una nota inviata questa mattina al diretto interessato, al responsabile unico dell’Ufficio sanzioni disciplinari e al responsabile dei Servizi sociali – risulta legittimo il provvedimento disciplinare a carico della S.V. emesso dal Responsabile Unico dell’ufficio preposto, giusta delibera n. 52 di Giunta Comunale del 25.03.2013 e successivamente modificata con DGC n.130 del 28.08.2013. Per quanto sopra – continua Pomarico – è fatto obbligo alla S.V. l’osservanza puntuale di detto provvedimento, astenendosi dal servizio per il tempo stabilito dal provvedimento stesso, avendo cura di consegnare, immediatamente, all’ufficio competente, il tesserino di riconoscimento, e le chiavi di accesso al Palazzo Municipale, in suo possesso. La mancata osservanza delle disposizione di che trattasi, da parte della S.V. costringerà lo scrivente, suo malgrado, all’utilizzo di tutti i mezzi consentiti dalla legge, per il doveroso rispetto di quanto stabilito».

Nel mezzo, dall’oggi al domani, anche la replica della dottoressa D’Elia, che ha confermato la piena applicazione del provvedimento adottato, e la controreplica del segretario comunale, dottor Missere, che in sostanza conferma l’orientamento in forza del quale, già ieri, aveva dichiarato l’atto della responsabile nullo (leggi qui) e diffida la funzionaria a evitare atteggiamenti d’inosservanza e insubordinazione, al contempo invitando Patisso ad adempiere regolarmente i suoi compiti di ufficio. Il segretario ha trasmesso il suo provvedimento anche all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione e alla procura della Repubblica di Brindisi.

Eliseo Zanzarelli

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