Hai l’auto blu? Allora parcheggia dove vuoi tu. No, non è un nuovo articolo del Codice della strada, ma la tendenza in campagna elettorale a Francavilla Fontana, dove i politici di un certo “calibro” possono – a quanto pare – arrivare all’ultimo momento nel posto in cui si svolgerà il comizio o la manifestazione elettorale e posteggiare – anzi, far posteggiare l’autista – infischiandosene degli eventuali divieti di circolazione, sosta e fermata.
Le foto che qui proponiamo sono assolutamente bipartisan: quelle con le due auto di grossa cilindrata – un’Audi e una Mercedes – piazzate proprio di fronte a palazzo Imperiali, quasi a ostruirne l’ingresso, si riferiscono a un’iniziativa organizzata dal centrodestra a fine marzo; quelle con un’Alfa Romeo di media cilindrata si riferiscono invece a un recentissimo comizio del centrosinistra.
Lì sul palco o dal pulpito – da destra a sinistra, passando per il centro – tutti a parlare di rispetto delle regole. Appena giù dalle tribune elettorali, ecco che le cose cambiano, s’invertono quasi e restano soltanto le belle parole. Eppure il Codice della strada parla chiaro: sono esenti dall’osservare gli obblighi soltanto i mezzi di polizia e di soccorso e, in alcuni tassativi casi, quelli a servizio dei disabili. I conducenti delle auto blu, insomma, andrebbero – condizionale d’obbligo – multati come tutti gli altri comuni conducenti.
Per amor di precisione, quelle immortalate nelle immagini a corredo di questo articolo non dovrebbero neppure essere auto blu nel vero senso del termine, ma semplicemente veicoli privati con esposto in bella vista sul parabrezza un contrassegno di forma circolare indicante l’ente di appartenenza del proprietario, come ad esempio Regione Puglia, Senato della Repubblica, Camera dei deputati, ecc.
Eliseo Zanzarelli