Il tema dei rifiuti tiene ancora banco a Francavilla, dove uno dei temi principali della campagna elettorale è – o meglio, è stato – nei giorni scorsi l’impianto di compostaggio, in un primo momento autorizzato dal commissario prefettizio Mariarita Iaculli e attualmente conteso da Brindisi e Carovigno. Dall’inquinamento potenziale a quello concreto: sempre il commissario si è interessato della discarica di contrada Feudo Inferiore, lungo la provinciale per San Vito: recenti monitoraggi hanno dimostrato come le quantità di percolato siano ancora oltre il livello di guardia e i residui dei rifiuti – per un quinquennio qui hanno conferito tutti i comuni dell’Ato Br2 – stiano scendendo al di sotto delle opere di contenimento, con il serio rischio d’inquinamento delle falde acquifere. E allora la Iaculli, prossima a cedere il posto a una nuova guida politica, ha diffidato i gestori del sito – Francavilla Ambiente, Lombardi Ecologia, Termomeccanica e Daneco – a ché effettuino in tempi rapidissimi (7 giorni) gli interventi previsti per rimuovere le sostanze nocive per l’ambiente e la salute dei cittadini, per i quali i Comuni dell’Ambito avevano versato circa 8 milioni di euro. Se non dovessero procedere, il Comune si accollerebbe le spese per poi chiedere indietro i soldi in un secondo momento. Sono 15, invece, i giorni concessi per la chiusura definitiva dell’impianto, finora mai completamente dismesso. Oltre alla diffida, però, il commissario ha informato dei fatti carabinieri e guardia di finanza affinché verifichino, ciascuno per la parte di competenza, l’esistenza in capo ai gestori stessi di eventuali responsabilità penali.