460mila euro sarebbero, negli anni passati, finiti indebitamente nelle tasche dei dirigenti del Comune di Francavilla tra premi di produttività e progressioni in carriera. Soldi pubblici diventati privati senza che ve ne fossero i presupposti. Questo l’esito di un’ispezione condotta, fino a pochi giorni fa, da funzionari del Ministero dell’Economia e delle finanze, che in municipio hanno controllato e acquisito una consistente mole di documenti relative a un arco temporale di circa un decennio. Il risultato? Centinaia di migliaia di euro che adesso dovranno in qualche modo tornare nelle casse comunali.
La questione era stata sollevata, nei mesi scorsi, anche dal Movimento autonomo di base, anche se solo con riferimento ai premi liquidati ai dirigenti nell’anno 2012, con tanto di esposto a Corte dei conti, Procura della Repubblica e Autorità contro la corruzione. Le motivazioni dettagliate per le quali quelle cifre accessorie – perlopiù legate a premi di produttività, quindi a risultati raggiunti, e aumenti dello stipendio – non spettassero ai responsabili dei settori comunali, non sono state rese note. Ciò che conta, però, è che per gli ispettori del Ministero le somme devono essere recuperate.
Si prevedono ovviamente ricorsi e obiezioni da parte degli interessati, secondo i quali invece le erogazioni di denaro sono state sempre legate a diritti acquisiti, ma il commissario prefettizio Mariarita Iaculli ha già disposto che si dia esecuzione «ai rilievi mossi dall’organo ispettivo e, in particolare, a procedere a recuperare, senza indugio, le somme illegittimamente erogate e indebitamente percepite nei confronti del personale beneficiario delle stesse».
Del caso pare si stia interessando anche la magistratura penale con un’apposita inchiesta.
Di questo, anche di questo, dovrà occuparsi la prossima amministrazione comunale, quella che cioè, il prossimo 25 maggio (salvo ballottaggio) sarà investita del compito di gestire la cosa pubblica dopo l’era di Vincenzo della Corte.
Eliseo Zanzarelli