Il monumento a Federico II inaugurato lo scorso giugno davanti al municipio di Oria entra di diritto nella classifica stilata dal quotidiano la Repubblica, dedicata ai monumenti e agli arredi urbani più brutti della Puglia. Una galleria degli orrori nella quale, tra fontane sghembe, statue equestri e ruote insensate, spicca il simulacro dell’Imperatore svevo malamente seduto.
La striscia fotografica raccoglie in un viaggio fra le brutture della regione le opere che più hanno fatto storcere il naso a cittadini e turisti, da Leuca al Gargano, passando, inevitabilmente, per Oria. Lì, da quasi un anno, nel piazzale antistante palazzo di Città, spicca un monumento a Federico II che forse, a detta di alcuni, non rende giustizia allo “stupor mundi”. L’imperatore si mostra seduto, sproporzionato, affetto da nanismo, con un uccello in testa e le gambette divaricate quasi incollate al corpo senza passare per il bacino.
I difensori dell’opera ricordano che la stessa è stata donata alla città dal suo creatore. Ma non sempre, replicano i detrattori, l’arte e l’immagine di una città possono essere smerciati al ribasso. Anche perché, il più delle volte, i risultati in termini di “ritorno” non sono esaltanti. Anzi, possono rivelarsi perfino controproducenti, come dimostrato dalla galleria di “Repubblica” sulla grande bruttezza pugliese.
Emilio Mola