Le mani della Merkel sul castello di Oria: “E’ nostro. Federico II aveva sangue tedesco”. E’ incidente diplomatico

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Rischia di generare un vero e proprio incidente diplomatico tra Italia e Germania la  decisione della cancelliera tedesca Angela Merkel di portare in Germania il castello di Oria realizzato nel 1.200 dall’imperatore Federico II di Svevia. Secondo la teutonica lady di ferro lo storico maniero federiciano apparterrebbe di diritto al suo Paese poiché a realizzarlo fu, per l’appunto, un imperatore tedesco. “Quel che è nostro è nostro” ha tuonato la cancelliera. Aggiungendo: “Se sarà necessario ce lo riprenderemo con la forza”.

Cosimo Pomarico
Cosimo Pomarico

Informato della risolutezza della Merkel il sindaco Cosimo Pomarico si è detto spiazzato e contrariato, ma anche risoluto a rispondere con adeguata fermezza: “Se la cancelliera ci dichiarerà guerra – fa sapere – ci faremo trovare pronti. Spezzeremo le reni alla Germania”. Intanto si muovono le diplomazie dei due paesi. Il primo cittadino di Oria sarebbe stato avvicinato dal senatore Antonio Razzi, già anello di congiunzione fra l’Italia e la Corea del Nord: “Amico mio  – ha suggerito il parlamentare abruzzese a Pomarico – te lo dico da oritano: fatti li cazzi tua. Che te ne frega a te del castello. Parla con la Merkel, fatti dare una delle torri e la subaffitti ai rumeni che vanno a raccogliere i pomodori. Senti a me, che te ne fotte”.

Sul punto però l’opinione pubblica di Oria è spaccata a metà. In molti non vedono di cattivo occhio la bandiera tedesca sventolare sulla torre del Cavaliere. E c’è chi già prende lezioni di tedesco, anche se al momento con risultati non proprio esaltanti.

In alto, il video dell’intervista alla cancelliera tedesca Angela Merkel.

dal nostro corrispondente a Berlino E. M.

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