Il “Gabibbo” ha deciso di collaborare. Francesco Gravina, 34enne di Mesagne meglio noto con il soprannome di “Gabibbo”, ha reso nota la sua intenzione durante la prima udienza del processo d’appello che lo vede imputato come uno dei tre mandanti dell’omicidio di Giancarlo Salati, ucciso a Mesagne il 16 giugno del 2009 a bastonate.
L’uomo è ritenuto uno dei personaggi di spicco della Sacra Corona Unita mesagnese, affiliato alla frangia del pentito Ercole Penna e al boss Massimo Pasimeni, soprannominato “Piccolo Dente”, condannato all’ergastolo.