Bpm, indagini chiuse. Per i pm il francavillese Cannalire favorì Daniela Santanché: “A lei 2,8 milioni di euro”

Daniela Santanchè e Massimo Ponzellini
Daniela Santanchè e Massimo Ponzellini

di EMILIO MOLA

Ci sono anche 2 milioni e 800 mila euro concessi “senza garanzie” alle società Visibilia e Visibilia2 della “pitonessa” Daniela Santanchè, tra i presunti finanziamenti illeciti concessi dall’ex presidente della Bpm Massimo Ponzellini e dal suo braccio destro, il francavillese Antonio Cannalire, arrestati il 29 maggio del 2012 con le accuse di corruzione privata e associazione per delinquere. Finanziamenti ingiustificati che avrebbero arrecato un “danno patrimoniale” ingente all’istituo di credito lombardo. Lo scrive il pubblico ministero di Milano Roberto Pellicano nell’avviso di conclusione indagini consegnato nelle ultime ore allo stesso Cannalire (primo amministratore della fallita “Francavilla Fontana Multiservizi”), e ad altri 17 indagati.

Secondo quanto riportato nel capo di imputazione Cannalire e Ponzellini “in conflitto di interessi con la posizione di dirigenti di Bpm hanno concorso a compiere nell’interesse esclusivo di Daniela Santanchè atti di disposizione del patrimonio di Bpm facendo ottenere a dette società finanziamenti per circa 2,8 milioni di euro, deliberati nel dicembre del 2009 e agosto 2010 con successive proroghe di scadenza, con la consapevolezza di recare pregiudizio della banca, posto che le società finanziate erano prive di affidabilità bancariaessendo in condizioni di fragilità economico-patrimoniale e in difetto di valide garanzie, tanto che la esposizione non si è ridotta nel periodo successivo e che nel dicembre del 2012 è stato negoziato un piano di rientro”.

Di più. Secondo il pm titolare dell’inchiesta Cannalire, Ponzellini e parte degli altri indagati avrebbero dato vita all’interno dell’istituto “una struttura parallela e deviata verso interessi personali” per la concessione finanziamenti ritenuti illeciti. Una “struttura adatta a recepire, coltivare e soddisfare le richieste di finanziamento di una cerchia di soggetti segnalati da ambienti politici o imprenditoriali in grado di retribuire i membri dell’associazione”.

Ma Daniela Santanchè – non indagata – non il solo nome eccellente a spuntare dalle carte dell’inchiesta che coinvolge l’illustre francavillese. Tra questi gli ex ministri Ignazio Larussa, Aldo Brancher e Paolo Romani, anch’essi non indagati.

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