C’era un giovane poliziotto di Oria, l’agente scelto 28enne della Polstrada Alessio Mola, nell’auto della polizia speronata martedì notte da una donna alla guida di un suv Bmw X1 sulla statale Milano-Meda, che ha provocatopochi chilometri dopo un incidente, uccidendo un uomo e ferendone un altro, ora in gravissime condizioni. La donna, una modella 35enne di Milano, trovata positiva a droga e all’alcol test, già priva di patente per aver investito tre pedoni due anni fa, aveva imboccato la strada statale contromano e a fari spenti.
Informati del pericolo l’agente Mola e il suo collega hanno cercato di intercettare il Suv, imboccando anch’essi, nonostante l’altissimo rischio, il tratto contro mano. Individuata l’auto la pattuglia è riuscita per diversi chilometri a proteggere gli automobilisti che procedevano nel giusto senso di marcia, cercando al contempo di convicere la donna a fermarsi. Ma questa, anzichè accostare, ha premuto sull’accelleratore e speronato l’auto della polizia, mandandola fuori strada. Nonostante la violenza dell’impatto i due agenti non hanno riportato ferite.
Rimessisi in carreggiata sono tornati all’inseguimento del Suv, raggiungendolo però troppo tardi. L’incidente che la pattuglia ha cercato in ogni modo di scongiurare, si è consumato pochi chilometri più avanti, in zona Comasina: uno spaventoso frontale contro un furgoncino con due uomini a bordo. M. D., 42 anni, è morto sul colpo, mentre il passeggero che era con lui è rimasto gravemente ferito. La responsabile della tragedia, attualmente ricoverata nell’ospedale di Niguarda, in stato d’arresto e piantonata da agenti della polizia locale, ha invece riportato solo lievi ferite. Sottoposta ai test tossicologici e alcolimetrici, la donna è risultata positiva a entrambi.
Ricevuto dai superiori il ringraziamento per il lavoro svolto, per aver messo la propria vita in pericolo pur di salvarne altre, i due agenti sono tornati in servizio.
Eliseo Zanzarelli
