Come emerso nei mesi scorsi in fase di predisposizione e approvazione del regolamento, a Francavilla anche i luoghi di culto – in primis le chiese, che sono tante – pagheranno la Tares (tassa comunale sui rifiuti e sui servizi). La conferma pratica arriva da un messaggio firmato da monsignor Alfonso Bentivoglio, rettore della basilica pontificia del Santissimo Rosario, e dà un’idea della stangata che i religiosi della Città degli Imperiali si sobbarcheranno per la prima volta nella storia: la chiesa madre spenderà poco più di 9mila euro relativi ai locali di propria pertinenza, compresa la mensa della Caritas. Tra favorevoli e contrari, l’opinione pubblica s’interroga circa l’opportunità del provvedimento adottato dal commissario straordinario del Comune Mariarita Iaculli.
Il prospetto nel dettaglio è il seguente:
Chiesa totale da pagare: 5.467 euro
Studio chiesa: 36,65 euro
Canonica: 150,71 euro
Vice canonica: 89,54 euro
Chiesetta di San Giovanni: 63,61 euro
Chiesa di Santa Rita: 226,46 euro
Chiesetta Crocifisso della Pietà: 170,48 euro
Oratorio e aule catechismo: 1.748,07 euro
Mensa Caritas: 865,13 euro
«In totale, con le addizionali provinciali, è di 9.280 euro», precisa a margine il parroco.