Suona più come un grido d’allarme, che come un bilancio delle attività svolte e dei risultati raggiunti nel 2013, la relazione di fine anno del comandante della polizia municipale di Oria, capitano Emilio Dell’Aquila. Questi, dopo un rapido accenno alla figura di San Sebastiano, patrono dei vigili e schierato dalla parte dei deboli nonostante espressione del potere imperiale, lamenta una gravissima carenza di organico del corpo, che dovrebbe contare su 30 effettivi e invece consta soltanto di cinque.
«Nel corso del 2013 – scrive Dell’Aquila – il personale in servizio è stato ancora di quattro agenti più il comandante!!!».
«È inoltre da dire – prosegue il comandante – che il comandante dirige anche il 7° settore Attività produttive e Suap ed è ulteriormente incaricato della sostituzione, in caso di assenza e/o impedimento, del responsabile del 1° settore Affari generali.
Dell’Aquila, denunciando alla componente politica dell’ente l’attuale situazione del comando, cita la legge regionale numero 37 del 15 dicembre 2011 in materia di polizia locale che, all’articolo 6, stabilisce che: «L’organizzazione, il funzionamento e la dotazioen organica dei corpi e dei servizi di polizia locale sono disciplinati nel rispetto dei seguenti criteri: a) previsione, per i corpi di polizia municipale, di almeno una unità operativa per ogni settecento abitanti o frazione superiore a quattrocento abitanti, ovvero di almeno una unità per ogni cinquecento abitanti per i comuni capoluogo di provincia o a vocazione turistica».
Di qui la considerazione del comandante: «In ossequio a quanto innanzi, la dotazione organica del corpo di polizia locale di questo ente dovrebbe essere elevata a 30 unità a fronte delle attuali cinque».
«Nonostante ciò, i risultati conseguiti e i servizi compiuti dal nostro corpo – prosegue la premessa – ritengo siano sufficienti per comprendere quanto sia stato l’impegno profuso da tutti quanti, per salvaguardare la tradizione e il delicatissimo ruolo di questa polizia locale, principalmente nei confronti della utenza».
