Un’inaugurazione in pompa magna, come si conviene nelle grandi occasioni come questa, sabato scorso per l’inaugurazione della sede distaccata della Scuola musicale comunale “Padre Serafino Marinosci” di Francavilla Fontana: un fiore all’occhiello per l’intera comunità che, nel corso degli anni, sotto la magistrale direzione di Antonio Curto, è cresciuta a tal punto, sia nella qualità che nella quantità dei corsi, da aver avuto necessità di espandersi per soddisfare le esigenze dell’utenza.
Una crescita che sul finire dello scorso anno ha portato alla sottoscrizione di un accordo con il prestigioso conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, conferendo all’istituto francavillese – un’eccezione il fatto che ricada sotto l’egida del Comune – i galloni di sede pre-accademica. Un onere e un onore non da tutti.
Sabato pomeriggio in via Trento c’erano esponenti dell’amministrazione con in testa il sindaco Maurizio Bruno, che ha tagliato il classico nastro tricolore, e poi l’assessora alla Cultura Anna Maria Padula, il presidente della commissione consiliare Cultura Fabio Zecchino, il vicesindaco Gerardo Trisolino, la presidente del Consiglio comunale Maria Passaro.
Benedizione d’eccezione quella del vescovo della Diocesi di Oria, monsignor Vincenzo Pisanello, il quale ha sottolineato l’importanza della musica per far crescere in armoni gli individui.
Soddisfatto e orgoglioso il maestro Curto, che continua a raccogliere i frutti di un lavoro certosino, anche in termini di organizzazione, che con impegno e passione viscerale porta avanti da due lustri, da quando cioè quella stessa scuola musicale non era altro che una scommessa. Una scommessa avviata sotto le amministrazioni di centrodestra e poi sopravvissuta e andata oltre grazie alla bontà del progetto e alle competenze in esso investite. Una scommessa, insomma, che oggi può dirsi vinta.
El. Zanz.