Un fuori programma ha turbato, qualche ora fa, la tradizionale processione dei Misteri francavillesi: in via Michele Imperiali, intorno alle 23,15, è caduta la statua de “La Cascata”, quella in cui Cristo per l’appunto casca sotto il peso della croce, statua realizzata a fine Ottocento da un maestro cartapestaio del posto. Il simulacro ne è uscito danneggiato abbastanza seriamente, ma ciò che più ha preoccupato i partecipanti al corteo religioso sono state le schegge di vetro delle lampade frantumatesi a seguito dell’impatto con il suolo e finite sul manto stradale: crociferi e pappamusci, come noto, camminano a piedi nudi e il rischio che potessero ferirsi, subendo una punizione superiore a quella scelta per espiare le proprie colpe, a un certo punto è diventato più che concreto. La carovana si è allora dovuta fermare in attesa che l’asfalto fosse ripulito dai residui della Cascata, tra i presenti che – dopo il grosso spavento seguito al fragore della statua caduta – ironizzavano sulla denominazione dell’opera d’arte, quasi che l’accaduto fosse stato un segno del destino.
La cronaca: nel corso di una delle fasi di riposo della processione, hanno ceduto i supporti anteriore e posteriore del simulacro, che a quel punto è sfuggito di mano ai portatori, rovinando per terra e minacciando la stessa incolumità dei numerosi spettatori assiepati sul ciglio della via del centro. Un boato, le finte candele con campana vitrea poste ai bordi della statua in frantumi e tanta, tanta apprensione. Dopo gli interminabili minuti per rimettere in piedi la Cascata e gli altri occorsi per ripulire la strada, il corteo ha ripreso il suo corso, approdando infine nella chiesa di Santa Chiara – o della Morte – dove le attenzioni della gente si sono concentrate, comprensibilmente, sul simulacro danneggiato.
Eliseo Zanzarelli